Bsi, società interamente controllata dal gruppo Generali, ha ottenuto una licenza bancaria per operare a Hong Kong, zona amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese. Lo comunica in una nota il gruppo triestino, che aggiunge che la licenza «permetterà alla banca svizzera attiva nel wealth management di aprirvi una filiale e quindi di allargare l’offerta dei servizi bancari e di investimento a disposizione dei clienti». La controllata svizzera delle Generali è presente a Hong Kong dal 1981 con un ufficio di rappresentanza. Non solo: il gruppo opera già nell’ex colonia britannica tramite Bsi Investment Advisors, società di consulenza negli investimenti che «dispone già di un significativo portafoglio di clienti sia a Hong Kong» sia in altre parti dell’Asia. Tornando alla capogruppo Generali, che ieri in Borsa ha terminato con una flessione del 2,44% a 12,41 euro, Deutsche Bank, in un recente studio, ha confermato il rating «hold» con un prezzo obiettivo collocato a 12,6 euro. «Sebbene, in base alle nostre stime, i ribassi dei mercati finanziari – si legge nello studio della banca d’affari tedesca – hanno avuto un contributo negativo nel 2011 e dovrebbero avere condotto a una discesa annua del 28% in termini di profitti netti, crediamo che Generali sarà in grado di raggiungere la parte bassa della forchetta di utili operativi tra 4 e 4,7 miliardi fissata a inizio anno».
Intanto, proseguono senza sosta le vendite di azioni Generali da parte del consigliere e azionista del Leone, Petr Kellner. Il 5 dicembre il finanziere ceco ha ceduto sul mercato 1.128.120 titoli per un controvalore di 14.203.370 euro a un prezzo di 12,59 euro a pezzi. Da ricordare che già a fine novembre Kellner è sceso sotto il 2% di Generali.