Mentre il gruppo chiude l’operazione Igli, ai piani alti di Fondiaria-Sai fervono i lavori dopo il cda del 23 dicembre che, come da attese, ha varato una ricapitalizzazione compresa tra i 600 e i 750 milioni di euro. Il management della compagnia assicurativa che, almeno fino a ora, fa capo alla famiglia Ligresti sta infatti predisponendo il nuovo board del 29 dicembre. Al centro del prossimo cda, secondo quanto riferiscono fonti vicine al dossier, ci sarebbero gli sviluppi di molti dei temi già affrontati in quello dell’anti-vigilia di Natale, nonché alcuni argomenti non trattati. Soprattutto, però, il cda di venerdì dovrebbe prendere una decisione definitiva e formale sulla risposta da fornire alla lettera dell’Isvap datata 24 novembre. In quella missiva, l’Authority guidata da Giancarlo Giannini puntava il dito contro la governance di Fonsai, e in particolare contro i doppi incarichi ricoperti da membri della famiglia Ligresti in diverse società del gruppo, e richiedeva un rafforzamento patrimoniale, in considerazione di un margine di solvibilità sceso sotto il livello di guardia del 120% (come si è appreso dopo il board del 23, si aggira in un intorno del 90 per cento). La replica del management di Fonsai, allo studio dell’amministratore delegato Emanuele Erbetta, verosimilmente, si baserà sulla constatazione che con le recenti dimissioni dei tre fratelli Ligresti da alcuni incarichi e con l’aumento tra 600 e 750 milioni appena approvato la compagnia assicurativa dovrebbe avere «messo una pezza» su entrambi i problemi. In attesa di chiudere definitivamente la questione aperta con l’Authority, in ogni caso, continuano senza sosta i contatti tra Fonsai e l’Isvap, tanto che tra ieri e oggi dovrebbero completarsi alcuni passaggi interlocutori.
Intanto, ieri, il direttore generale, Piergiorgio Peluso, e il suo braccio destro, Gianandrea Perco, in qualità di rappresentanti di Fonsai, hanno chiuso con Argo Finanziaria (gruppo Gavio) un contratto per l’acquisto di 8.040.000 azioni ordinarie (il 33,33%) di Igli, la società che a sua volta controlla Impregilo al 29 per cento. Il prezzo di acquisto di ogni azione di Igli oggetto di compravendita è stato convenuto in 10,89572 euro. Ogni azione della società quotata è stata valorizzata 3,65 euro senza dilazioni cash (rispetto ai 3,60 senza dilazioni precedenti).