Fonsai vende un altro pezzo per fare cassa. Ieri, il gruppo che fa capo alla famiglia Ligresti ha ceduto la propria quota in Aeroporto di Firenze, pari al 2,053%, in parti uguali alle Camere di Commercio di Firenze e Prato. Secondo due fonti vicine al dossier, la Camera di Firenze ha pagato le azioni 11,4 euro cadauna mentre quella di Prato 13,88 euro per azione, entrambi prezzi ben superiori ai corsi attuali del titolo che ieri ha viaggiato mediamente sugli 8,7 euro. In seguito all’operazione, la CdC di Firenze è salita al 15,456% e la CdC di Prato al 5,113%. Intanto è proseguito anche ieri io bagno di sangue di Fondiaria Sai in Borsa. Il titolo ha perso il 5,14% penalizzato dall’incertezza sulla situazione che potrebbe portare i Ligresti a uscire dal controllo del gruppo e a un sempre più probabile aumento di capitale. Le verifiche Consob sull’azionariato di Premafin, la holding che controlla la compagnia, hanno infatti aperto scenari di forte incertezza sul futuro di Fonsai «per il quale sono allo studio – spiega Centrosim – un ulteriore aumento di capitale, l’emissione di un convertendo e la cessione di asset». Gli analisti non escludono inoltre un passo indietro della famiglia Ligresti e un’alleanza con un big Ue». Anche per Intermonte è da ritenersi «probabile«la ricapitalizzazione e un’uscita dei Ligresti.