Il provvedimento di Fitch porta la data di due giorni fa. Che è poi anche il giorno in cui Generali, in una nota ad hoc, ha portato la questione a conoscenza del mercato. Fondiaria-Sai, invece, ha aspettato fino a ieri per rendere noto ufficialmente che «l’agenzia Fitch Ratings, nell’ambito di una revisione di tutto il sistema italiano e spagnolo, ha rivisto il rating di Fondiaria- Sai Spa e della sua controllata principale Milano Assicurazioni a BB- da BB+, con outlook negativo. Fitch – aggiunge la nota diramata dalla compagnia della famiglia Ligresti – ha dichiarato che l’abbassamento del rating riflette le incertezze riguardanti il debito sovrano italiano e il conseguente indebolimento della patrimonializzazione di gruppo. Tuttavia la stessa agenzia, osservando altresì che l’andamento tecnico del settore Danni continua a migliorare, dichiara che il rating potrebbe essere innalzato se le prospettive del debito sovrano dovesseromigliorare e stabilizzarsi ». Tutto vero, per carità, ma non si capisce perché se gli azionisti di Generali hanno potuto conoscere, tramite note ufficiali della compagnia, il provvedimento di Fitch lo stesso giorno in cui è stato preso, lo stesso trattamento non sia stato riservato a quelli di Fonsai. Forse perché la società assicurativa, alle prese con il nodo del rafforzamento patrimoniale e assillata dai dubbi su come realizzarlo nel concreto, ha ben altro a cui pensare?