Nel 2010 gli infortuni sul lavoro denunciati in Campania sono stati 24.591, in calo del 6,5% rispetto ai 26.296 dell’anno precedente. L’andamento positivo, si legge nel nuovo Rapporto annuale regionale, è dovuto, in parte, alla maggiore attenzione prestata dai datori di lavoro in merito alle misure di sicurezza e all’attività di prevenzione effettuata dalla Direzione regionale INAIL, in sinergia con le varie istituzioni datoriali, attraverso molteplici bandi di concorso mirati a specifici finanziamenti alle imprese. In ultima analisi, il trend positivo degli infortuni sembra essere stato determinato anche dall’attuale congiuntura economico-finanziaria, caratterizzata da un sensibile calo degli occupati, pari al 4,1% nel 2009 e all’1,7% nel 2010.

La flessione maggiore in provincia di Salerno. A livello territoriale la riduzione percentuale più alta degli infortuni si è registrata in provincia di Salerno (6.072 casi pari al -7,4% rispetto al 2009), seguita da Avellino (2.200, -6,7%), Napoli (11.193, -6,6%), Caserta (3.444, -6,1%) e Benevento (1.682, -2,7%). La sintesi dell’andamento infortunistico per settore di attività economica rivela che l’83% degli infortuni, 20.431 in termini assoluti, sono avvenuti nell’industria e nei servizi, in calo del 6,6% rispetto al 2009. In questo settore spicca, in particolare, la flessione del 15,5% degli infortuni occorsi agli apprendisti. I 1.820 infortuni avvenuti in agricoltura e i 2.340 che hanno riguardato i dipendenti dello Stato corrispondono, invece, a una diminuzione pari rispettivamente al 7,1% e al 4,8%. Gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel percorso casa-lavoro-casa, sono diminuti del 6,8%, in linea con il dato complessivo registrato a livello nazionale. Anche la flessione degli infortuni avvenuti nel 2010 in ambiente di lavoro, pari al 6,7% rispetto al 2009, è allineata con la diminuzione registrata in tutta Italia (-6,5%). Il dato degli infortuni da circolazione stradale denunciati in Campania nel 2010 (-3,5%), è invece in controtendenza rispetto a quello nazionale, che ha fatto registrare un incremento del 5,1%.

Casi mortali in controtendenza. La consistente diminuzione delle morti sul lavoro registrata in Italia nel 2010, pari a quasi il 10% rispetto al 2009, non ha trovato purtroppo riscontro in Campania, dove i casi mortali sono stati 72, cinque in più dell’anno precedente. Il numero degli infortuni mortali verificatisi in ambiente di lavoro ordinario e in itinere è risultato uguale all’anno precedente, mentre per quelli da circolazione stradale il trend è aumentato di quasi un terzo (+31,2%). L’andamento negativo ha riguardato, in particolare, le province di Caserta (18 casi mortali rispetto ai 10 del 2009), Avellino (8 casi mortali rispetto ai 4 del 2009) e Salerno (21 casi mortali rispetto ai 18 del 2009), mentre nelle province di Napoli e Benevento il numero dei lavoratori vittime di infortuni mortali nel 2010 è diminuito.

In aumento le morti tra i lavoratori stranieri. Spostando l’analisi sugli infortuni occorsi ai lavoratori stranieri, a fronte del leggero incremento registrato a livello nazionale (+0,8%), il dato della Campania segna invece una riduzione pari allo 0,9%, comunque molto contenuta rispetto alla flessione rilevata sull’andamento generale degli infortuni nella regione. Disaggregando il dato per Paese di origine dell’infortunato straniero, la percentuale più alta di infortuni denunciati è quella relativa ai lavoratori rumeni, che si attesta attorno al 15% del totale. Negativo il bilancio dei casi mortali, che nel 2010 sono stati otto, cinque in più rispetto all’anno precedente.

Boom delle malattie professionali in agricoltura. Le malattie professionali denunciate in Campania nel 2010 sono state 1.429, il 31,3% in più rispetto all’anno precedente, a conferma della crescente emersione del fenomeno tecnopatico. L’incremento è piuttosto rilevante rispetto al dato complessivo nazionale (+21,9%) e appare riconducile a un trend in crescita sia nell’agricoltura che nell’industria e servizi, che hanno fatto registrare rispettivamente un aumento di 157 (+257,4%) e 179 casi (+17%). Particolarmente significativo è il dato della provincia di Benevento, dove il numero delle malattie professionali denunciate nel settore agricoltura è passato da 17 a 172.

Fonte: INAIL