La Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure per rilanciare la previdenza complementare, con l’obiettivo di migliorarne l’accesso e offrire prodotti più efficaci. Le misure proposte vogliono in questo modo rafforzare sia la domanda che l’offerta di pensioni complementari. Il pacchetto fa parte della strategia dell’Unione del risparmio e degli investimenti (SIU) della Commissione, che mira a creare maggiori opportunità per le famiglie di costruire il proprio patrimonio attraverso i mercati dei capitali, stimolando al contempo la crescita economica e la competitività dell’UE.
Le proposte della Commissione europea rappresentano secondo Insurance Europe un passo importante verso l’ulteriore sviluppo della previdenza complementare in tutta l’UE. In un contesto attuale critico, in cui le finanze pubbliche e i sistemi pensionistici in tutta Europa devono affrontare una pressione crescente dovuta ai cambiamenti demografici, con un rapporto in calo tra lavoratori attivi e pensionati e profondi mutamenti nel mercato del lavoro, l’associazione vede con favore l’avvio di questa iniziativa. Il pacchetto, e in particolare la revisione del regolamento sui prodotti pensionistici personali paneuropei (PEPP), offre l’opportunità di un riassetto strategico. Una maggiore flessibilità per i fornitori, consentendo loro di offrire PEPP personalizzati senza un PEPP di base obbligatorio, crea spazio per l’innovazione e soluzioni su misura che soddisfano le diverse esigenze dei risparmiatori. L’indagine sulle pensioni 2025 di Insurance Europe conferma questa diversità di esigenze e preferenze, nonché l’interesse dei risparmiatori per la protezione offerta dalle garanzie: l’81% dei risparmiatori privilegia prodotti che garantiscono almeno il proprio capitale, rispetto al solo 19% disposto ad assumersi rischi più elevati per ottenere rendimenti più elevati.
Raccomandazione sui sistemi di monitoraggio delle pensioni, sui cruscotti pensionistici e sull’iscrizione automatica ai regimi pensionistici complementari
La Commissione raccomanda agli Stati membri di:
- Attuare, in linea con le circostanze nazionali e nel pieno rispetto del ruolo e dell’autonomia delle parti sociali e delle prerogative di contrattazione collettiva, l’iscrizione automatica, ossia l’inclusione automatica dei lavoratori nei regimi pensionistici complementari, con la piena libertà per gli individui di rinunciarvi. Ciò sarà guidato dalle buone pratiche esistenti nell’UE e dagli insegnamenti tratti da altri paesi. Si tratta di un modo per aumentare la partecipazione ai regimi pensionistici complementari e sbloccare una maggiore scala dei mercati delle pensioni complementari;
- Sviluppare ulteriormente sistemi completi di monitoraggio delle pensioni per fornire ai cittadini una chiara panoramica dei loro diritti pensionistici e delle prestazioni previste in tutti i regimi pensionistici. Tali sistemi di monitoraggio contribuiranno ad affrontare il problema della scarsa partecipazione ai regimi pensionistici complementari, spesso dovuta alla scarsa consapevolezza dei cittadini riguardo alla loro pensione futura. Essi dovrebbero essere compatibili con il servizio europeo di monitoraggio, sostenendo la mobilità transfrontaliera;
- Sviluppare quadri di controllo nazionali in materia di pensioni, affinché i responsabili politici degli Stati membri abbiano una visione più chiara della copertura, della sostenibilità e dell’adeguatezza del loro sistema pensionistico multipilastro. Tali quadri di controllo nazionali confluirebbero infine in un quadro di controllo pensionistico a livello dell’UE.
Proposta legislativa di modifica della direttiva sugli enti pensionistici aziendali o professionali (EPAP) II
Per liberare il potenziale delle pensioni aziendali, la Commissione propone di rafforzare e modernizzare il quadro normativo al fine di sostenere meglio l’efficienza, la portata e la fiducia nei regimi pensionistici complementari.
La revisione migliora la protezione dei risparmiatori ed elimina gli ostacoli al consolidamento guidato dal mercato e ad altre forme di promozione delle economie di scala. Queste misure aiuteranno gli IORP a operare in modo più efficiente, a ridurre i costi, a diversificare i loro portafogli di investimento, anche in azioni, per offrire rendimenti più elevati sui risparmi dei cittadini. Ciò contribuisce anche ad aumentare le opportunità di finanziamento per le imprese europee.
Proposta legislativa di modifica del regolamento sui prodotti pensionistici personali paneuropei (PEPP)
La revisione del regolamento PEPP mira a rendere i prodotti pensionistici personali paneuropei (PEPP) un’opzione più attraente, accessibile ed economica per i risparmiatori. Essa eliminerà i requisiti e le caratteristiche di progettazione esistenti che hanno ostacolato la diffusione dei PEPP, continuando al contempo a garantire un elevato livello di protezione dei consumatori.
La revisione introduce un «PEPP di base» accessibile e facilmente accessibile, investito in attività finanziarie semplici e offerto al pubblico senza consulenza. I risparmiatori avranno inoltre accesso a PEPP «su misura» che possono includere garanzie e attività più complesse, che richiedono una consulenza per garantire la comprensione da parte dei consumatori. Di conseguenza, il PEPP sarà adattabile alle diverse preferenze degli investitori e adatto a vari tipi di fornitori, compresi i gestori patrimoniali e gli assicuratori. Il PEPP sarà inoltre aperto all’uso sul posto di lavoro e potrà fungere da strumento di iscrizione automatica, laddove ciò sia consentito dalla legislazione nazionale e nel pieno rispetto delle prerogative e dell’autonomia delle parti sociali.
Tali modifiche faciliteranno l’offerta e la distribuzione, amplieranno la scelta per i risparmiatori e saranno sostenute da un trattamento fiscale favorevole e coerente, poiché gli Stati membri saranno tenuti a offrire un trattamento fiscale comparabile tra i prodotti pensionistici personali nazionali.
Chiarimento del principio della persona prudente:
Il principio della persona prudente disciplina le modalità con cui gli IORP e i fornitori di PEPP devono investire e gestire i propri portafogli di attività. Tuttavia, tale principio è stato interpretato e applicato in modo molto diverso nei vari Stati membri, il che ha spesso limitato la capacità dei regimi pensionistici di diversificare gli investimenti, in particolare in azioni. In linea con la strategia SIU, la comunicazione della Commissione adottata chiarisce il principio, con l’obiettivo di aumentare gli investimenti in azioni, sia private che quotate, per aiutare i cittadini a ottenere rendimenti più elevati a lungo termine sui propri risparmi e liberare nuove fonti di finanziamento per l’economia dell’UE.
Le proposte di modifica della direttiva IORP II e del regolamento PEPP dovranno ora essere negoziate e concordate dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La Commissione monitorerà l’attuazione della raccomandazione a livello nazionale attraverso diversi meccanismi, tra cui il semestre europeo.