Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Il sistema sanitario italiano ha bisogno di più finanziamenti e personale, come di una valorizzazione di tutti i soggetti (pubblici, privati e soprattutto del terzo settore) che contribuiscono alla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Senza dimenticare la necessità di accelerare nel salto digitale. Questo suggerisce in breve la ricerca «Il sistema della salute in Italia» realizzata da Censis e italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Sul sistema pesano sicuramente i 37 miliardi di euro che, tra tagli e minori entrate, il Ssn ha perso negli ultimi 10 anni. Ad oggi l’Italia dovrebbe investire 15 miliardi l’anno per i prossimi 5 anni per riuscire solo a raggiungere il livello di spesa per la sanità che si registra nei maggiori Paesi europei: Germania, Francia, Svezia, Regno Unito, Svizzera e Norvegia. Cifre mastodontiche se si considera che la manovra 2024, ancora da approvare in Parlamento, stanzia 1,3 miliardi per il Ssn il prossimo anno.
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno concluso la trattativa per il rinnovo della copertura sanitaria in favore dei dipendenti del gruppo Bper (che dal 2025 vedrà tra i destinatari anche quelli di Banco di Sardegna e Bibanca). Alle prestazioni già previste si aggiunge un pacchetto annuale di check up sanitario per lavoratrici e lavoratori over 48 anni; l’azienda si farà carico interamente del premio attuale e degli eventuali aumenti per i prossimi tre anni, in modo che tutti i lavoratori gruppo abbiano la polizza sanitaria gratuita che coprirà anche i familiari a carico. Parziale eccezione per gli ex dipendenti Unipol, che già oggi contribuiscono con 80 euro e che pagheranno per i prossimi tre anni 152 euro (anche in questo caso senza ulteriori aumenti) per effetto di alcune maggiori coperture rinvenienti dall’accordo di armonizzazione.
Prima Assicurazioni, società che si è fatta conoscere nel mercato per la distribuzione online di polizze auto e per le sponsorizzazioni al MotoGp, potrebbe trasformarsi presto in una vera e propria compagnia. Oggi Prima è organizzata sotto forma di mga (acronimo di managing general agent): in pratica è una grande agenzia assicurativa che, forte di una piattforma tecnologica, crea prodotti a marchio proprio costruiti grazie alla relazione con altre compagnie. In particolare con Grate Lakes (gruppo Munich Re) e, fino a qualche mese fa, con iptiD (Swiss Re). La società guidata da George Ottathycal, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, starebbe però concretamente valutando l’ipotesi di diventare essa stessa una compagnia.

Le «quattro mura» di proprietà costituiscono l’investimento «sempre sicuro» per quasi 7 italiani su 10, in un Paese, il nostro, nel quale nel 2023 circa il 50% degli acquisti di immobili è stato destinato alle prime abitazioni: parte da queste premesse la nuova guida del Consiglio nazionale del Notariato (realizzata insieme alle maggiori associazioni dei consumatori) incentrata sulle agevolazioni fiscali disponibili per comprare casa, presentata ieri mattina, a Roma. Nel corso dell’iniziativa della categoria presieduta da Giulio Biino sono stati ricordati gli ultimi dati statistici frutto dell’attività lavorativa degli stessi professionisti: la fascia d’età che si conferma la più interessata ad acquisire un primo immobile in cui vivere, è stato sottolineato, «è quella compresa tra i 18 e i 35 anni, con una percentuale delle transazioni nel 2023 del 26% (comunque in calo, rispetto all’anno 2022, quando ammontava al 28%)».

Repubblica_logo

Nel caso di Unicredit e Banco Bpm la guerra è già partita con i comunicati stampa che hanno annunciato l’offerta dell’attaccante e la risposta del cda sotto attacco. E il primo oggetto di scontro è un terzo soggetto, Anima, società che gestisce circa 200 miliardi degli italiani, partecipata al 22,5% da Banco Bpm e su cui lo stesso istituto il 6 novembre aveva lanciato un’Opa da 1,6 miliardi per conquistare il rimanente 77,5%. Bisogna considerare che Anima ha anche altri azionisti vicini al governo come Poste, Caltagirone, Fsi (Fondo strategico italiano) che avevano in qualche modo assecondato il lancio dell’Opa anche perché connessa all’operazione di blindatura del Monte dei Paschi, organizzata dal Tesoro. L’eventuale arrivo di Unicredit in cima alla catena potrebbe però far saltare il consenso attorno all’operazione. E i primi sintomi di malessere già si vedono.

Nel primo semestre del 2024, il settore automotive italiano ha registrato un aumento significativo nel ricorso al credito, sia attraverso prestiti finalizzati che leasing, con una crescita del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo trend positivo si riflette anche negli importi medi erogati, aumentati del 5,7%, che si attestano su un valore medio di circa 20.400 euro. Tali incrementi sono correlati alla ripresa del mercato delle immatricolazioni: +5,4% per le vetture nuove e un ancora più marcato +8,4% per l’usato. Queste alcune delle evidenze emerse nel Market Outlook sulla Mobility di Crif, azienda globale specializzata nella gestione di sistemi di informazioni creditizie e di business, basate sul patrimonio informativo del Sistema di informazioni creditizie Eurisc. Nonostante il lieve aumento delle insolvenze, passate dallo 0,9% all’1%, il livello di rischiosità resta contenuto e inferiore ad altre tipologie di credito al consumo. I marcati cali delle immatricolazioni negli ultimi mesi, da luglio a ottobre, potrebbero cambiare il quadro. Ma fare previsioni è più che mai difficile.
Si è chiusa con l’approvazione quasi all’unanimità di un risultato assestato 2024 di 100,70 milioni e una previsione di utile lordo relativo al bilancio 2025 di 107,24 milioni l’assemblea dei delegati della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, tenutasi ieri a Bari. La spesa per le prestazioni previdenziali e assistenziali si assesta a 283,2 milioni (+5,4 milioni), mentre per le prestazioni assistenziali la previsione di fine esercizio è di 8,15 milioni. Durante l’assemblea è stata esaminata anche una proposta di modifica dell’aliquota contributiva soggettiva minima e massima, che prevede un graduale innalzamento dall’attuale 15% al 16% dall’anno successivo all’approvazione dei ministeri vigilanti per arrivare al 18% dopo il terzo anno dall’approvazione della modifica proposta.
La gestione di un condominio comporta una serie di rischi che non possono essere affrontati senza una buona assicurazione che garantisca ai condomini che, in caso di incidente, non siano direttamente e patrimonialmente responsabili, nonché tuteli eventuali danneggiati sul fatto che un ipotetico risarcimento arrivi in modo liquido e sicuro. La stipula della «globale fabbricati» è fondamentale ma non obbligatoria: questa imposizione non deriva da alcuna legge, ma al massimo può essere prevista dal regolamento condominiale.