Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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Inflazione e aumento dei prezzi non frenano la capacità di risparmio e di investimento da parte delle famiglie italiane. Ammontano, infatti, a quasi 6 mila miliardi di euro (precisamente 5.732 miliardi di euro) i risparmi accumulati e gli investimenti finanziari effettuati in Italia nel primo trimestre del 2024. Nello stesso periodo del 2023 erano 5.461,8 miliardi: un aumento quindi di 271 miliardi (+5%). Negli ultimi 12 mesi i risparmiatori hanno accumulato, in media, circa 22,5 miliardi al mese. A delineare lo scenario è il focus curato dal Centro studi di Unimpresa, che ha rielaborato dati statistici della Banca d’Italia, secondo cui stabilità e crescita si affiancano, nelle scelte di risparmio delle famiglie italiane, al desiderio di conseguire rendimenti più alti degli investimenti.  E la diversificazione diventa la parola d’ordine per affrontare le sfide di un contesto macroeconomico alquanto incerto, ma con opportunità di guadagno. In tale direzione, emergono diversi cambiamenti nei comportamenti dei risparmiatori: infatti, sino a qualche anno fa la liquidità e i depositi rappresentavano l’opzione preferita, mentre oggi si conferma un prevalente e netto ritorno verso strumenti finanziari più redditizi.
Le aziende sono sempre più a secco di liquidità; i prestiti sono concessi con il contagocce; gli imprenditori si rivolgono sempre meno ai canali tradizionali di concessione del credito. Qual è, quindi, lo strumento utilizzato per avere denaro in cassa? Si conferma il factoring, ossia la cessione da parte dell’azienda cliente a una società specializzata (il factor) dei propri crediti commerciali, esistenti o futuri (per esempio, che nascono da contratti ancora da stipulare), compresi quelli di natura fiscale. Il factoring, infatti, cresce nel 2024 (+3,4% secondo proiezioni) e rende meglio dei prestiti a breve termine o di altre forme di finanziamento cosiddette autoliquidanti, quando, cioè, si anticipano risorse relative a crediti non ancora scaduti vantati verso terzi (un esempio è l’anticipo su fatture). E nel 2025 si stima crescerà anche di più: +4,19%. Le percentuali sono emerse dall’evento “Shaping 2025: il factoring protagonista in un mondo che accelera il cambiamento”, organizzato a Milano da Assifact, l’associazione italiana che riunisce le società di factoring.
Board e amministratore delegato diventano protagonisti della “trasformazione Esg”, con nuovi compiti e responsabilità. La circolare Assonime n. 21 pubblicata lo scorso 7 novembre 2024 offre l’occasione per esplorare le sfide e le opportunità della nuova disciplina della rendicontazione di sostenibilità. Con il recente decreto legislativo n. 125/2024, l’Italia ha adottato un approccio innovativo alla sostenibilità aziendale, traducendo in realtà normativa le ambiziose disposizioni della Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd) dell’Unione europea. Non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di una trasformazione profonda che ridefinisce gli obblighi di trasparenza per un numero sempre più ampio di imprese. Il dlgs 125/2024 segna un punto di svolta, imponendo alle aziende di tutte le dimensioni, dalle grandi imprese alle Pmi quotate, di fornire una rendicontazione dettagliata sugli impatti ambientali, sociali e di governance (Esg).
L’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane persegue due obiettivi. Il primo è tenere vivo il dibattito sul benessere (non solo economico) delle comunità locali e sulle azioni che possono essere messe in campo per incrementarlo. Il secondo obiettivo è fornire spunti e indicazioni utili per l’attività dei decisori politici. Milano conquista la vetta della classifica 2024 delle province in cui la qualità della vita tocca i livelli più alti, dopo aver tallonato Bolzano, ora in seconda posizione, lo scorso anno. Mentre all’opposto Caltanissetta scivola in coda, dal penultimo posto. Sono i risultati dell’Indagine giunta alla 26ª edizione, di ItaliaOggi – Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, da cui emerge che i grandi sistemi del centro-nord continuano ad avere maggiore capacità di ripresa dagli shock.
In materia di responsabilità contrattuale, per il solo fatto dell’inadempimento c’è una presunzione di colpa in capo al debitore superabile mediante la prova dello specifico impedimento che abbia reso impossibile la prestazione o, almeno, la dimostrazione che, qualunque sia stata la causa dell’impossibilità, la medesima non possa essere imputabile al medesimo. Peraltro, perché l’impossibilità della prestazione costituisca causa di esonero del debitore da responsabilità, non basta eccepire che la prestazione non possa eseguirsi per fatto del terzo, ma occorre dimostrare la propria assenza di colpa con l’uso della diligenza spiegata per rimuovere l’ostacolo frapposto da altri all’esatto adempimento.
Il mondo dei prestiti va a due velocità: crescono quelli personali, mentre quelli finalizzati sono in calo quest’anno. I consumatori manifestano in ogni caso una certa prudenza: la maggior parte chiede importi entro i 5 mila euro con piani di rimborso superiori ai 5 anni, per non appesantire troppo il bilancio mensile con uscite fisse. In tutto ciò l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale potrebbero avere un ruolo importante nel settore, consentendo di ottimizzare le operazioni, ridurre i tempi di gestione, semplificare i controlli e proporre offerte personalizzate.

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Per prevenire nuovi incidenti, l’Enac giocherà anche la carta dell’intelligenza artificiale. Il nostro garante della sicurezza nei cieli e negli scali ha pronto un bando di gara. Permetterà di trovare un compagno di strada, un partner scientifico: si pensa, in concreto, a una università italiana o europea. Insieme, gli esperti dell’Enac e i ricercatori universitari cercheranno di creare un algoritmo avanzato, capace di definire un “indice di rischio” per ogni aeroporto nelle diverse fasce orarie di una specifica giornata. L’algoritmo opererà come una Lampada di Aladino intelligente – con finalità “predittive” degli scontri. E per farlo dovrà essere alimentato con informazioni del passato e del presente.
Oltre un quinto delle imprese europee è chiamato ad adottare una profonda trasformazione per non mettere a rischio il proprio futuro. È uno degli elementi che emergono dall’ultimo Bcg Transform and Special Situations Index, che monitora le sfide con le quali si trova a fare i conti il mondo del business, tra tensioni geopolitiche, nuove opportunità offerte dalle tecnologie e ricomposizione delle rotte relative alla supply chain
L’aumento dell’età media; il calo demografico e la conseguente riduzione delle persone in età lavorativa; le trasformazioni strutturali del mercato del lavoro che vedono sempre più spesso i giovani impiegati in maniera precaria e con stipendi più bassi delle generazioni precedenti. Sono alcuni dei fattori che potrebbero mettere ulteriormente a rischio nel prossimo futuro la sostenibilità del sistema pensionistico italiano.
L’aumento dell’aspettativa di vita, con un conseguente incremento del numero di persone che in futuro potrebbero non essere più autosufficienti, gli assegni pensionistici sempre più magri che hanno acceso i riflettori sulla necessità di pensare a una pianificazione previdenziale integrativa per poter mantenere il proprio tenore di vita e i cambiamenti in atto all’interno della società che vedono un aumento delle famiglie composte da single. Fumo ( Cnp Vita Assicura): “E’ necessaria una riflessione profonda su come le persone pianificano la propria vita finanziaria e su quali strumenti possono rispondere in modo efficace a esigenze e bisogni emergenti”
Nei primi sei mesi del 2024 nove su dieci tra banche e assicurazioni in Italia hanno investito in startup che sviluppano soluzioni di intelligenza artificiale (Ia). Secondo le stime di Italian Insurtech Association, il 2024 segnerà un anno record per quanto riguarda gli investimenti in insurtech da parte del mercato. Entro fine anno saranno investiti in soluzioni di intelligenza artificiale circa 50 milioni di euro, che potrebbero arrivare a 90 milioni entro il 2025. L’IA, infatti, sta rivoluzionando anche questo settore, spingendosi oltre i chatbot e gli assistenti virtuali per entrare nel cuore del business: dalla valutazione dei rischial calcolo dei premi, dalla prevenzione delle frodi alla personalizzazione delle polizze. Gli esempi non mancano: Generali ha iniziato a utilizzarla per valutare i danni ai veicoli, UnipolSai ha implementato un sistema di prevenzione delle frodi basato sull’intelligenza artificiale, mentre Axa Italia sfrutta l’IA per personalizzare l’offerta di protezione.

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Scontro tra due monopattini elettrici nella tarda serata di sabato in viale Marche a Milano. Nell’impatto un cittadino egiziano di 31 anni è morto, dopo essere caduto sbattendo la testa contro l’asfalto. Illeso il conducente dell’altro monopattino. Sull’incidente sono in corso accertamenti della Polizia municipale per ricostruire l’esatta dinamica. Esaminati anche i filmati di alcune telecamere della zona. Pare che ad un incrocio i due monopat-tini si siano toccati provocando la caduta del 31enne. Le sue condizioni sono apparse subito gravi. Dopo essere stato stabilizzato dai sanitari del 118 è stato portato all’ospedale Niguarda dove è morto nella notte.
Dai dati dell’Associazione Costruttori automobilistici europei, a parte la Norvegia (fuori dalla Ue), dove il 90,5% delle auto acquistate quest’anno sono full electric, anche perché avendo molte rinnovabili il costo dell’energia resta basso, e altri pochi Paesi come Svezia (33%), Olanda (32%) e Belgio (27%) le cose non vanno bene. In Germania, il Paese della Ue dove si vende il maggior numero di auto 100% elettriche, tre anni fa la quota di mercato era all’11,7%. In due anni le immatricolazioni hanno raggiunto il 18,4%, ma nel 2024 il governo ha bloccato anticipatamente i sussidi e nei primi nove mesi si è scesi al 13,1%. Va un po’ meglio la Francia dove la quota di mercato è passata dall’8,5% del 2021 al 16,8%. Ma da quest’anno sono stati ridotti gli incentivi e bloccato l’esperimento del «leasing sociale», programma di sovvenzioni rivolto ai ceti meno abbienti a cui è offerta la possibilità di affittare un’auto elettrica a 100 euro al mese per poi riscattarla. Ora la quota di mercato è al 17,1%. Il Sud Europa è indietro. In Italia le full electric non si muovono dal 4% del totale.

Per affrontare più compiutamente la gravosità del tema della sicurezza delle operazioni digitali, che saranno l’abitudine quotidiana di qualsiasi interazione bancaria nel prossimo futuro, l’Osservatorio in questa occasione si interfaccerà anche con alcuni professionisti, che saranno presenti all’incontro odierno proprio per meglio analizzare i temi della cybersecurity. I recenti fatti di cronaca, al di là degli aspetti delinquenziali emersi dalle indagini, evidenziano come, nella catena della produzione e dello stoccaggio delle informazioni, la tutela dei dati raccolti e la loro fruizione controllata debbano raggiungere nuovi standard, al fine di evitare condivisioni sgradite o dagli evidenti rilievi penali
Anche quest’anno il report sugli italiani e la casa curato da Nomisma mette il green al primo posto tra le caratteristiche più ricercate in un alloggio da acquistare. È così per il 31% di chi ha risposto all’indagine, e rispetto al 2023 si registra un balzo di quattro punti. Ancora più netto, sei punti, l’aumento di chi la casa la vorrebbe nuova o già ristrutturata. Un’esigenza strettamente connessa a quella della classe energetica, perché le abitazioni nuove sono di fatto tutte come minimo in classe B.

Neppure il decreto delegato di riforma della disciplina Irpef/Ires (A.G. 218) aiuta a far luce sulla vexata quaestio della scansione temporale relativa alla deducibilità della “rivalsa agenti”, ossia la somma corrisposta alla compagnia assicurativa dall’agente subentrante per poter gestire il portafoglio che era di pertinenza dell’agente uscente. In generale, il portafoglio clienti resta di proprietà della società mandante che lo “affida”, per la durata del mandato, all’agente subentrante. Il trattamento per la società mandante è stato affrontato dalla circolare 35/E/2011, che ha assunto ai fini fiscali (per “derivazione”) il trattamento contabile previsto dagli organi vigilanti (in particolare nel settore assicurativo), secondo cui le indennità pagate agli agenti cessati hanno “natura patrimoniale” per la quota soggetta a rivalsa (così anche risoluzione 168/E/2005) e reddituale (costo) per l’eventuale quota su cui non è esercitata rivalsa. Dal lato dell’agente subentrante, invece, dottrina, giurisprudenza (di legittimità e di merito) e amministrazione non hanno trovato un punto d’incontro, giungendo a conclusioni differenti tra loro.
Per le aziende che si avvalgono di agenti, variare periodicamente il contenuto economico del contratto di agenzia è tra le esigenze più comuni. Un esempio tipico è quello dell’agenzia in attività finanziaria: il 7 novembre la Federal Reserve ha annunciato un nuovo taglio dei tassi di interesse (dopo il primo avvenuto in settembre), allineandosi a una decisione simile presa dalla Bce a ottobre. Le fluttuazioni del costo del denaro sono una delle ragioni più comuni che determinano la necessità delle banche di apportare modifiche ai contratti con i loro agenti in attività finanziaria.
Nonostante il testo della disciplina collettiva sembri di facile applicazione, le modalità di calcolo dell’effettiva entità delle variazioni unilaterali nei contratti di agenzia generano nella prassi non pochi dubbi interpretativi, solo in minima parte risolti dalle scarse pronunce giurisprudenziali sul punto.