Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Le grandi imprese italiane stanno per portare in Italia le società di auto-assicurazioni o di riassicurazione create all’estero negli anni passati per gestire i propri rischi in autonomia. Società che oggi hanno sede in Paesi come l’Irlanda, l’Olanda o il Belgio. La prima a muovere, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è stata Prysmian, che ha avviato la pratica autorizzativa agli uffici dell’Ivass da oltre un anno e che sarebbe ormai prossima a ricevere il disco verde da parte dell’autorità di controllo presieduta da Luigi Federico Signorini. Ma in fase avanzata sarebbero anche i fascicoli di Enel e Eni, con altre imprese che sarebbero pronte a seguire il loro esempio. Tra gli altri, circolano i nomi di Nexi e Webuild.
Governare l’intelligenza artificiale in modo da proteggere i cittadini da pericoli da più parti segnalati, e così incentivare la fiducia sociale e quindi la propensione a usare (e produrre e vendere) lo strumento che definisce la quinta rivoluzione industriale. Questo lo scopo della regolazione fondamentale europea che dovrebbe entrare in vigore a fine ’23- inizi ‘24 (dirò fra un attimo il perché del condizionale). Si tratta dell’Artificial Intelligence Act, proposto dalla Commissione Europea nel più ampio orizzonte di un’organica regolazione dell’economia digitale (Digital markets Act, Digital services Act, e altri), e approvato dal parlamento europeo il giugno scorso, dopo due anni di accese discussioni e oltre settecento emendamenti.
Sono quasi 150 gli investitori istituzionali che lunedì 20 in poche ore hanno acquisito un quarto del capitale di Mps. In prima fila i grandi asset manager americani da Wellington Management a Vanguard fino a D. E. Shaw e BlackRock, che complessivamente si sono aggiudicati quasi il 10% della banca senese, con ticket medi compresi tra l’1% e l’2% del capitale. Al loro fianco si sono mossi gli inglesi Melqart, Stone Point Capital, Tosca Fund e Algebris (fondata dall’italiano Davide Serra) e gli svizzeri di Psquared Asset Management. Ma la privatizzazione parziale del Montepaschi ha coinvolto anche alcuni dei principali player del risparmio italiano, da Intesa Sanpaolo (Fideuram e Eurizon) a Mediolanum, da Azimut a Anima fino a Kairos, la boutique fondata da Guido Maria Brera e recentemente acquisita proprio da Anima.
Allianz è il primo brand assicurativo al mondo nel 2023 e supera i 20 miliardi di dollari di valore. Nella classifica Best Global Brands di Interbrand dei 100 marchi globali più apprezzati al mondo la compagnia tedesca è salita di tre posizioni al 31° posto, confermandosi il brand assicurativo globale di maggior valore per il quinto anno consecutivo. Ma per la prima volta il valore del marchio ha superato la soglia dei 20 miliardi di dollari. Con una crescita dell’11,5%, il valore del brand Allianz è salito in particolare a 20,85 miliardi di dollari, con un aumento di 2,15 miliardi di dollari su base annua.

C’è sempre più attenzione nella gestione del rischio, ma non in tutti i territori. E non per tutti le colture. È quanto emerge dal bilancio dell’annata assicurativa in agricoltura tracciato da Condifesa Romagna. La polizza più gettonata è quella che protegge le aziende dal rischio grandine, mentre nei comparti produttivi, Condifesa nota stabilità per l’ortofrutta. In aumento le assicurazioni sulle strutture. Per il presidente del Consorzio Andrea Ferrini: «Mediamente nel Forlivese si assicura un 40-45% delle aziende agricole, poi scendendo verso Sud la percentuale diminuisce: di poco sul Cesenate, ma nel Riminese arriviamo al 20%».
L’Italia nel 2022 ha fatto registrate pagamenti in contanti in percentuale stabile all’85% sul totale dei pagamenti fisici (86% nel 2019). In rapporto al resto d’Europa la percentuale è più alta di quasi 10 punti percentuali; infatti, nell’area euro i pagamenti in contanti rappresentano circa il 73%. Contante per piccole spese. I dati mostrano che, sebbene il contante rimanga lo strumento di pagamento principale presso i punti vendita fisici, questo viene utilizzato specialmente per gli acquisti di valore ridotto (fino a €50). Per quanto riguarda il nostro paese le carte usate per piccole somme giocano ancora un ruolo minore, poiché, come spiega la Bce “i privati raramente hanno l’opportunità di accettare pagamenti con carta”.
Per il quinto anno consecutivo, Allianz si conferma il brand assicurativo numero uno al mondo nella classifica Best Global Brands 2023 di Interbrand. Per la prima volta, inoltre, Allianz ha superato la soglia dei 20 miliardi di dollari in valore del marchio: con una crescita a due cifre dell′11,5%, il valore è salito a 20,85 miliardi di dollari, con un aumento di 2,15 miliardi di dollari su base annua. Tra i brand globali in più rapida crescita, Allianz è salita di tre posizioni, raggiungendo il 31° posto nella classifica generale di Interbrand dei 100 marchi globali più importanti.

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In un Paese dove oltre l’80% delle abitazioni è esposto a rischi sismici o idrogeologici (alti o medio-alti) e dove i cambiamenti climatici stanno accentuando l’esposizione agli eventi estremi soltanto il 5,3% del patrimonio immobiliare è assicurato contro i rischi da catastrofi naturali, sottolinea l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania). Non solo. L’Italia registra un gap di protezione assicurativa in tema di catastrofi naturali (la differenza fra le perdite legate a questi rischi e gli importi effettivamente coperti da una polizza assicurativa) di 4,6 miliardi di dollari. È il quinto dato più alto nel mondo dopo Usa (51 miliardi), Giappone (28,9 miliardi), Cina (25,6 miliardi) e Taiwan (5,5 miliardi).
Prosegue la crescita del mercato dell’auto europeo. Nel mese di ottobre, secondo i dati dall’Associazione dei costruttori auto europei (Acea), le immatricolazioni in Unione europea, Paesi Efta e Regno Unito sono state 1.039.253, in crescita del 14,1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Solo nell’Unione europea l’incremento è stato del 14,6%, dato che ha segnato la quindicesima crescita mensile consecutiva con picchi a doppia cifra nei tre dei mercati più grandi: Francia (+21,9%), Italia (+20%) e Spagna (+18,1%). Guadagna appeal anche l’auto elettrica che sale del 14,2% rispetto al 12% dello stesso mese dell’anno scorso, superando la quota di mercato del diesel. Le auto ibride-elettriche si sono posizionate al secondo posto con quasi il 29%, mentre le auto a benzina hanno mantenuto il loro vantaggio, anche se in calo al 33,4% in ottobre. Avanzano anche le auto nuove vendute in Unione europea: Nei primi dieci mesi del 2023 sono state vendute quasi nove milioni di automobili , con un incremento del 16,7% su gennaio-ottobre dell’anno scorso.


Handelsblatt

 

La debole congiuntura e l’inflazione persistentemente elevata pongono attualmente gli assicuratori tedeschi di fronte a grandi sfide. Soprattutto nell’assicurazione auto, gli assicuratori prevedono perdite significative nel 2023. Gli aumenti dei premi riusciranno a compensare solo in parte l’aumento degli oneri l’anno prossimo. “Il mercato in Germania è brutale”, ha detto il capo della Huk-Coburg Klaus-Jürgen Heitmann all’Handelsblatt Insurance Summit a Düsseldorf, riferendosi alla dura concorrenza nel settore. Ma anche in altri settori molti assicuratori non potranno fare a meno di aumentare ulteriormente i premi per i loro clienti.
Il capo dell’autorità europea di vigilanza assicurativa EIOPA chiede più poteri all’autorità di Francoforte in vista del rafforzamento della rete internazionale del settore. Le richieste per un supervisore europeo stanno diventando sempre più forti, ha detto Petra Hielkema martedì in una conferenza dell’EIOPA a Francoforte. “Dobbiamo essere in grado di intervenire tempestivamente se i regolatori nazionali non riescono a prevenire danni ai consumatori”, ha affermato. In questi casi, il consiglio di amministrazione dell’EIOPA – cioè i 27 capi delle autorità nazionali di vigilanza e loro stessi – deve “avere almeno gli stessi poteri” delle autorità a livello nazionale.