Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Con i conflitti gli attacchi cyber sono aumentati in alcuni casi «tollerati e in altri sponsorizzati» dalle parti coinvolte nelle guerre. Ad affermarlo è Nunzia Ciardi, vice direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) durante il Digital Italy Summit 2023 realizzato da The Innovation Group. «L’attribuzione di un attacco è uno degli aspetti più complicati in questo settore», spiega Ciardi, che prima di assumere l’incarico di vice direttore è stata direttrice della polizia postale, ma è evidente che «i conflitti (riferendosi a quello russo-ucraino e a quello mediorientale, ndr) hanno assunto una dimensione ibrida, in cui gli aspetti cyber hanno assunto un ruolo importante», con tensioni geopolitiche internazionali e momenti di rottura di equilibri consolidati».
Nonostante la recente pausa del trend di rialzo dei tassi di interesse continuano a farsi sentire gli effetti della politica monetaria restrittiva della Banca Centrale Europea. Secondo il rapporto mensile Abi, a ottobre il tasso medio dei mutui per l’acquisto di abitazioni è salito al 4,37%, in ulteriore aumento rispetto al 4,21% di settembre e soprattutto oltre un punto e mezzo in più rispetto al 2,75% di ottobre 2022, un anno fa, e lontano anni luce dall’1,43% di ottobre 2021. Di fatto si tratta del livello più alto da settembre 2008. Il minimo risale invece a ottobre 2022, l’anno del Covid, quando il tasso medio dei mutui casa si era attestato all’1,26%. In aumento anche il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese, salito al 5,45% dal 5,35% di settembre, anche questo sui massimi dall’ottobre 2008. Il tasso medio sul totale dei prestiti si è così attestato al 4,7%, in salita rispetto al 4,61% da settembre.
Il caro tassi fa tornare in auge i mutui a lunghissimo termine, in voga nei primi anni 2000 quando il costo del denaro era alto. Negli ultimi mesi gli istituti di credito sono tornati a proporre alla propria clientela finanziamenti ipotecari con una durata fino a 40 anni. Prodotti che si erano quasi estinti in tempi di tassi a zero ma che sono tornati di moda dopo la corsa al rialzo del costo del denaro da parte della Bce, salito al 4,5% negli ultimi 10 mesi. L’allungamento della durata del mutuo, evidenzia un report di Telemutuo.it, consente ai mutuatari di abbattere il costo della rata e ai potenziali acquirenti di un immobile di contenere il livello della rata al di sotto del rapporto 1/3 tra costo del finanziamento e reddito netto mensile decretando la sostenibilità del prestito in concessione da parte delle banche.
Il governo apre alla possibilità per il singolo investitore di detenere più di un Piano individuale di risparmio. Con la manovra di bilancio e i provvedimenti collegati potrebbe quindi arrivare una novità sui Pir, per dare nuovo impulso alla raccolta dello strumento per avvicinare il risparmio all’economia reale tramite il meccanismo dell’esenzione fiscale. L’intervento andrebbe nella direzione richiesta dal mercato e indicata come una delle soluzioni per rilanciare lo strumento. Nel corso del trimestre i Pir ordinari hanno registrato deflussi per 610 milioni, per un totale di oltre 1,4 miliardi nei sei mesi, mentre gli alternativi hanno registrato afflussi per 700 mila euro nel periodo aprile-giugno. In termini di asset, i Pir ordinari hanno 17,5 miliardi, mentre 1,5 miliardi sono stati investiti in fondi Pir alternativi.
Apoche settimane dall’avvio del cantiere di Citywave, da molti già ribattezzata Torre orizzontale, che secondo la tabella di marcia dovrebbe essere ultimata a fine 2025, Citylife guadagna un importante primato mondiale in termine di sostenibilità. Un bollino green, certo, che può rappresentare però anche un notevole volano per gli sviluppi futuri del progetto di rigenerazione urbana della città di Milano. A cominciare dal grande ritorno di immagine per la società, controllata al 100% dal gruppo Generali, tanto che ieri, alla consegna dei premi avvenuta nel capoluogo lombardo (non a caso, nella torre della compagnia assicurativa in pieno quartiere Citylife) c’erano i pezzi da novanta del gruppo: l’amministratore delegato di Generali Real Estate -38,5 miliardi di euro di masse in gestione a giugno 2023- e presidente di Citylife, Aldo Mazzocco; il ceo di Citylife, Paolo Micucci; la responsabile della sostenibilità del gruppo Generali, Lucia Silva.
  • Rapporto nuove formule assicurative
Insurtech out of the box. Al via il summit IIA; Filiera assicurativa alla ricerca di profili tech, 25mila posizioni da coprire entro il 2025; Wide Group acquisisce il risk management di Mida; Ramo vita al banco di prova, entro il 2040 il 40% degli AUM potrebbero passare ai beneficiari, il valore degli asset degli over 65 assicurati con le 40 società top globali ammonta a 7800 mld $; Investire nelle polizze vita, Moneyfarm lancia la linea Sicura; L’Rc auto sostenibile è certificata, il primato di Sara Assicurazioni

I contraenti non dovranno essere discriminati né dovranno pagare premi maggiori sulla base della loro nazionalità o del precedente Stato di residenza. L’attestazione dello stato di rischio (relativa agli ultimi 5 anni di Rc auto) potrà essere richiesta in qualunque momento e il contraente dovrà riceverla, per via telematica, entro 15 giorni dalla richiesta. Oggi invece si prevede che l’attestazione dello stato di rischio venga rilasciata annualmente dalle imprese di assicurazione alla scadenza annuale del contratto. L’importo minimo dei massimali per i contratti di assicurazione da responsabilità civile dei veicoli a motore e dei natanti non potrà essere inferiore a 6,45 milioni di euro a sinistro in caso di danni alle persone, indipendentemente dal numero delle vittime. Per i consumatori arriva il Prevenitvass per confrontare i prezzi dell’Rc auto. E’ quanto prevede il decreto legislativo di Recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, di modifica della direttiva 2009/103/CE sull’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli che andrà oggi sul tavolo del consiglio dei ministri.
Più garanzie per le imprese: se non c’è prognosi ragionevole di condanna, non devono essere mandate a giudizio per accertarne la responsabilità amministrativa, in caso di reati commessi da manager o dipendenti. È questa una modifica al dlgs 231/2001, proposta dallo schema di decreto legislativo correttivo del dlgs 150/2022, in materia di giustizia penale, il cui esame preliminare è all’odg del consiglio dei ministri di oggi.

corsera

Nel negoziato per l’acquisto del gruppo Kairos, che vedeva in trattativa avanzata Zurich è spuntato il rilancio di Anima holding, la società che ha in gestione circa 190 miliardi di patrimoni e che vede tra i suoi azionisti Banco Bpm, Poste Italiane, il Fondo strategico di Maurizio Tamagnini e il gruppo Caltagirone. Nei giorni scorsi sul tavolo di Julius Baer, l’azionista svizzero che ha messo in vendita il suo 70% di Kairos, è arrivata la proposta della società italiana guidata da Alessandro Melzi d’Eril e presieduta da Patrizia Grieco.  Il gruppo elvetico è stato peraltro molto attivo in Italia. Ha comprato Deutsche Bank Financial Advisors e l’ha trasformata in Zurich Bank, nuova banca con oltre 16 miliardi di masse in gestione. Sul fronte delle nomine è atteso il ritorno di Bruno Scaroni che lascerà l’incarico di group chief transformation officer di Generali per diventare ceo di Zurich Italia al posto di Giovanni Giuliani che concluderà infatti il proprio mandato a fine anno. Scaroni era stato cooptato dieci anni fa a Trieste dall’allora ceo Mario Greco. Che ora lo richiama per affidargli la guida della controllata italiana del gruppo elvetico.

Repubblica_logo

Giovane, lavoratore ma poco pagato, disposto a rimborsare rate fino a 40 anni per la sua prima casa. E cliente selezionato di un prodotto che riaffiora nel mare magno dei mutui immobiliari, ormai “piatto” ma proprio perché agitato da tante correnti, come il rincaro dei prezzi e dei tassi. Ieri i dati Abi certificavano l’ennesimo rialzo degli interessi medi: sui mutui casa a ottobre siamo al 4,37%, dal 4,21% di settembre (e il 2,75% un anno fa, e l’1,43% nell’ottobre 2021).