AXA ha pubblicato la decima edizione del suo Future Risks Report, realizzato in collaborazione con IPSOS intervistando 3.500 esperti in 50 Paesi e su un campione rappresentativo di 20.000 membri della popolazione generale in 15 Paesi, questo studio misura e classifica la percezione dei rischi in evoluzione e in aumento.

Quest’anno lo studio mette in evidenza il concetto di multi-crisi. Le tensioni geopolitiche, l’emergere esponenziale di nuove tecnologie (come l’IA generativa) o l’accelerazione del riscaldamento globale non si susseguono più l’una all’altra, ma si verificano contemporaneamente.

I principali risultati dell’edizione 2023 del Rapporto sui rischi futuri

I rischi associati all’intelligenza artificiale e ai big data registrano il maggior incremento nella classifica degli esperti, passando dal 14° posto del 2022 al 4° del 2023. La maggior parte degli esperti (64%) e del pubblico (70%) ritiene addirittura che la ricerca sull’intelligenza artificiale debba essere interrotta.

Per il sesto anno consecutivo, i rischi di cybersicurezza sono sul podio degli esperti. Per la prima volta, sono entrati nella Top 3 anche per la popolazione generale. Il motivo della “cyber-guerra” è stato inserito nell’elenco e ha permesso agli esperti di giustificare la loro scelta, collegando strettamente questo tema a quello dell’instabilità geopolitica, quest’anno al terzo posto.

Come l’anno scorso, il riscaldamento globale è al 1° posto sia tra gli esperti che tra il pubblico. Ma, per la prima volta, questo rischio è al primo posto in ogni regione del mondo, anche tra il pubblico, senza eccezioni.

La sensazione di vulnerabilità rimane ad un livello elevato. L’84% degli esperti si sente più vulnerabile rispetto a cinque anni fa a livello nazionale (rispetto al 76% nel 2020) e il 73% a livello locale (rispetto al 64% nel 2020). Questa tendenza è evidente anche nella popolazione generale, dove la sensazione di vulnerabilità è aumentata del 7% in tre anni sia a livello nazionale che locale.

Tuttavia, la fiducia nei vari attori per limitare le conseguenze di nuove crisi globali è in aumento. Al primo posto, gli scienziati godono della fiducia dell’84% degli esperti e del 70% della popolazione generale. Il livello di fiducia nelle aziende è in crescita sia tra gli esperti (72%, +8% in un anno) sia tra la popolazione generale (49%, +4%).

Allo stesso tempo, il 93% degli esperti e il 74% della popolazione generale ritiene che il ruolo degli assicuratori nel limitare l’impatto dei rischi futuri sia importante o molto importante (rispetto all’89% e al 69% dello scorso anno).