A ottobre la nuova produzione vita (polizze vita individuali) raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E. è stata pari a € 5,5 mld, in calo del 3,5% rispetto all’analogo mese del 2022, quando il volume di nuovi affari registrava invece una contrazione annua del 21,0%. E’ quanto emerge dalla statistica mensile dell’ANIA.

Da gennaio i nuovi premi vita emessi sono stati pari a € 58,9 mld, il 3,6% in meno rispetto all’analogo periodo del 2022, quando si osservava comunque un calo annuo più significativo e pari a -14,7%.

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 680 mln, in calo del 15,9% rispetto al corrispondente mese del 2022, i nuovi affari vita complessivi nel mese di ottobre sono stati pari a € 6,2 mld (-5,0%) mentre da gennaio hanno raggiunto € 65,4 mld, il 5,8% in meno rispetto all’analogo periodo del 2022.

Analisi per ramo

Relativamente ai premi distinti per ramo, nel mese di ottobre, con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a € 4,4 mld (l’80% dell’intera nuova produzione vita, contro il 73% di ottobre 2022), in aumento del 6,3% rispetto all’analogo mese del 2022, quando si registrava invece un importo annuo pressoché stazionario (-0,4%); di tale importo, il 23% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), volume ancora in diminuzione (-24,3%) rispetto all’analogo mese del 2022. Da inizio anno i premi complessivi di ramo I sono ammontati a € 45,9 mld, il 14,7% in più rispetto all’analogo periodo del 2022 (era -6,3% nei primi dieci mesi del 2022).

Negativa invece la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (-78,8% rispetto al mese di ottobre 2022), a fronte di un importo pari a poco più di € 7 mln, raggiungendo da gennaio un totale di € 282 mln, con una variazione negativa e pari a -29,0% rispetto all’analogo periodo del 2022.

La restante quota della nuova produzione vita, pari al 19% del totale (il 26% nel mese di ottobre 2022), ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per € 1,1 mld, ancora in calo rispetto allo stesso mese del 2022 (-29,7%); il 56% dei nuovi premi raccolti di ramo III sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, in calo anch’essi del 29,7%. Da inizio anno la raccolta del new business di ramo III è stata pari a € 12,6 mld, il 38,9% in meno rispetto all’analogo periodo del 2022, quando si registrava a sua volta un ammontare in calo del 27,4%.

Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), nel mese di ottobre si osserva, per il quinto mese consecutivo, un volume di nuovi premi in aumento rispetto al corrispondente mese del 2022 (+66,0%), a fronte di un ammontare pari a € 8,2 mln che, aggiunto a quello raccolto nei mesi precedenti dell’anno, assomma a € 59,3 mln, il 39,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2022. I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati anch’essi in aumento (+34,9%) rispetto all’analogo mese del 2022, per un importo pari a € 17,0 mln, raggiungendo da gennaio un volume pari a € 115,6 mln, con un incremento annuo del 12,3%. Da inizio anno il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,3 mln, in calo del 3,9% rispetto all’analogo periodo del 2022.

Analisi per tipologia di prodotto

In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali sono pari a € 141 mln, l’ammontare più alto da inizio anno, in aumento del 18,2% rispetto allo stesso mese del 2022, registrando da gennaio un volume di raccolta pari a € 1,1 mld, con un incremento annuo del 4,6%. Appena l’11% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la restante quota è rappresentata da PIP, di cui poco più della metà (52%) è costituita da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (+10,2% rispetto ai primi dieci mesi del 2022).

La raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio è risultata anch’essa in aumento rispetto allo stesso mese del 2022 (+16,5%), raggiungendo da gennaio un importo pari a € 745 mln, in lieve aumento (+1,1%) rispetto a quanto raccolto nell’analogo periodo dell’anno precedente; poco più della metà di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, in aumento del 33,4%.

I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari a € 1,6 mld, ancora in calo rispetto allo stesso mese del 2022 (-26,4%), di cui il 63% afferente al ramo I (62% a ottobre 2022) e pari al 29% del totale new business del mese (38% a ottobre 2022). Da inizio anno tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a € 19,4 mld, registrando una variazione negativa del 43,8% rispetto all’analogo periodo del 2022. La quota premi di ramo I, raccolti da gennaio mediante prodotti multiramo, costituisce il 27% dei nuovi premi di ramo I complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo III rappresenta il 57% del new business totale di tale ramo.

Relativamente ai premi distinti per tipologia di premio, sempre con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 96% del totale in termini di premi e al 62% in termini di numero di polizze; sempre nello stesso periodo, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 39.800, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 700 e € 5.500. Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi da inizio anno passa da -3,6% a -7,3%.