Come ogni anno, in questi giorni di novembre le e-mail, i social e i motori di ricerca sono intasati da annunci di ogni genere, occasioni, sempre irripetibili che ci aspettano per il “Black Friday”, piuttosto il “Cyber Monday” e altro ancora.

Una vera e propria febbre che colpisce non solo gli acquirenti compulsivi, ma anche le persone solitamente più attente vengono rapite dalla frenesia dello shopping online e della ricerca dell’affare del giorno.

Insomma, i reiterati avvertimenti sui rischi dello shopping online, tra offerte fasulle e minacce alla sicurezza, non sembrano frenare il fenomeno.

“Tuttavia, i rischi non riguardano solo gli acquirenti online, ma anche le aziende”, ha spiegato a Insurance Business Rachael Wornes, responsabile marketing di ARAG UK. Se un tempo il “Black Friday” era faccenda riservata alla grande distribuzione, oggi non è più così e sono molte le aziende, di ogni settore, a partecipare attivamente e, in molti casi, con offerte dedicate alle PMI.

È chiaro che una piccola impresa che sta cercando mobili per ufficio a buon mercato, piuttosto che l’hardware o la versione più recente di un software, è soggetta allo stesso rischio dei consumatori di incorrere in una truffa.

Ma questi non sono gli unici rischi che corrono le PMI.

Rachael Wornes ha fatto riferimento a tre fattori chiave che potrebbero esporre le imprese a gravi rischi legali e commerciali.

Il primo rischio che si corre è quello di infrangere le leggi sulle offerte promozionali. Ogni anno, aziende di ogni dimensione vengono multate per aver attratto i clienti con offerte ingannevoli che superano i limiti di legge, sulla spinta della pressione competitiva creata dal “Black Friday”.

Nel 2019, un importante rivenditore di mobili è stato multato di £ 6.000 quando gli operatori della TSO (Trading standards officers) hanno scoperto che l’affermazione riportata su un poster era falsa. Nel 2016, un’importante società della grande distribuzione era stata sanzionata per 40.000 sterline, a causa di affermazioni fuorvianti fatte sugli sconti nel periodo precedente il Natale.

Una seconda area di rischio chiave, soprattutto per le PMI, riguarda la sicurezza informatica. Qualsiasi azienda che fa e-commerce è esposta al rischio di dirottamento del proprio brand e della propria piattaforma online e sono chiaramente le aziende più piccole a trovare più difficile proteggersi.

Solo nel 2021, il National Cyber Security Center (NCSC) ha rilevato più di 4.000 siti web appartenenti a piccole imprese che venivano utilizzati per rubare i dettagli di pagamento dei clienti. L’NCSC ha deciso fornito delle linee guida alle PMI per aiutarle a impedire che i propri siti web vengano utilizzati come “trappole informatiche del Black Friday”. Infine, siamo consapevoli che anche le piccole imprese spesso cercano affari durante il Black Friday, il che le espone agli stessi rischi che corrono i consumatori quando fanno acquisti online. Potrebbe essere utile ricordare al personale di non abbassare la guardia quando si effettuano acquisti online, al lavoro, sia che si tratti di acquisti per l’azienda o per se stessi, durante una pausa.