La macchina di solidarietà ha portato avanti con delicatezza il suo compito. Nuove notizie sui fatti, la giustizia sta facendo il suo corso.

Dall’inviato speciale Ugo Ottavian

I FATTI

Un breve riepilogo per cercare di avere chiaro quel che è successo. Il vostro inviato speciale, che fin dal primo giorno ha seguito la storia di questo incidente, ha avuto modo nel tempo che è trascorso, di passare più volte nel luogo del sinistro. Il cavalcavia è li, come sempre. Ora dei blocchi in Jersey, delle reti e dei nastri di plastica delimitano ed isolano quel tratto di strada i cui spuntoni di ferro delle barriere divelte ed il cemento sbucciato dalle banchine fanno a malapena capire cosa sia accaduto. Resti sbigottito a passare di lì pensando al volo che quel pullman ha fatto ed alle tragiche conseguenze di quel volo. Le notizie che di giorno in giorno all’inizio della cronaca di questa tragedia si rincorrevano, si sono ora cristallizzate. Pensando al noleggio con conducente alla cui guida c’era Alberto Rizzotto, il quarantenne di Vazzola alle cui esequie ha partecipato una marea di gente, vien da domandarsi come sia potuto succedere. Come un mezzo, un bus elettrico di proprietà dell’azienda “La Linea” si dice fosse in perfetta efficienza, si sia potuto ribaltare nel vuoto e dopo un salto di oltre 10 metri, abbia potuto fracassarsi al suolo con tutto il suo carico umano. E le domande si affastellano. A queste ed al perché sia stato possibile un simile fatto con tanti morti: 21 e quindici feriti, cercheranno ora di dare risposta gli interventi degli esperti.

Sotto accusa rimangono l’azienda “La Linea” proprietaria del mezzo, sia per sapere se l’efficienza dell’autobus fosse stata davvero perfetta, che per sapere se la giusta formazione fosse stata erogata agli autisti per l’uso di questi torpedoni. Anche il Guard-Rail, la sede stradale e la loro manutenzione, sono sotto la lente d’ingrandimento. l’Amministratore Delegato de La Linea, aveva definito a caldo le protezioni di sicurezza della strada in quel punto, come una ringhiera, per far capire in sostanza che erano non idonee e non adeguatamente manutenute. Rispondono a verità queste affermazioni? E se si chi doveva provvedere e come. E perché non è stato fatto?

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