Pasquale Quaranta
Nel 2021 la spesa sanitaria a carico del Servizio sanitario nazionale è aumentata fino a quota 126,6 miliardi di euro ai quali vanno aggiunti altri 37,16 miliardi di euro per prestazioni sanitarie pagate direttamente dai cittadini. Emerge dal nuovo rapporto, redatto dalla Ragioneria generale dello stato in materia di monitoraggio della spesa sanitaria. Il documento mette in evidenza come da oltre un decennio le politiche in ambito sanitario siano state contrassegnate da uno specifico sistema di governance finalizzato al monitoraggio e all’efficientamento del settore. Infatti, prima del 2012 la dinamica è stata caratterizzata da tassi di incremento di spesa pubblica più elevati rispetto a quelli registrati nelle annualità successive. Nello specifico, dal 2002 al 2012, l’aumento medio annuo è stato del 3,3% contro l’1,8% del decennio seguente. Tale ultimo valore risulta, oltretutto, fortemente condizionato dall’incremento registrato nell’ultimo biennio, in quanto, fino al 2019, i tassi di variazione della spesa pubblica non hanno superato il 2%, mentre hanno raggiunto il 6,1% nel 2020 e il 4,2% nel 2021. La crescita riscontrata negli ultimi due anni è direttamente legata alle azioni attuate per contrastare la diffusione del Covid il quale, dai primi mesi del 2020, ha generato un’inattesa emergenza sanitaria. Per fronteggiare tale situazione è stata necessaria l’adozione di specifici interventi normativi finalizzati al potenziamento della performance del Ssn in termini di reclutamento di personale, di ottimizzazione delle prestazioni erogate e di adeguamento delle infrastrutture. Ma nonostante i dati dell’ultimo biennio il rapporto mette in evidenza come, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la performance del nostro Ssn si colloca ai primi posti nel contesto internazionale. Negli ultimi quindici anni, in particolare, il sistema è stato interessato da importanti interventi di riforma che, gradualmente, hanno delineato un articolato sistema di governance, che ha consentito di migliorare l’efficienza del settore. Tra gli interventi intese Stato-regioni, rilevazione contabile economico-patrimoniale, tavoli di verifica degli equilibri finanziari.
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