di Luca Gualtieri
Accordo fatto tra Bper, Gardant e Amco per la gestione dei crediti deteriorati del gruppo. Come anticipato da MF-Milano Finanza, ieri il gruppo modenese ha annunciato la partnership che include la cessione fino a 2,5 miliardi di Npe. Sul dossier nel corso dell’estate si erano affacciati diversi operatori, da Intrum a Prelios, ma alla fine a spuntarla è stato il tandem Gardant-Amco con il quale in estate è iniziata una lunga negoziazione in esclusiva. L’intesa, spiega una nota, è volta alla creazione di una joint venture partecipata per il 70% da Gardant e il 30% da Bper, e la cui valorizzazione complessiva è pari a 150 milioni. La piattaforma si occuperà della gestione e recupero dei crediti deteriorati, sia utp che sofferenza, e gestirà parte dei portafogli deteriorati ceduti nell’accordo, parte dei quelli residui di proprietà di Bper, il 90% dei possibili futuri nuovi flussi di crediti npl e il 50% dei possibili nuovi flussi utp della banca con un un contratto di servicing decennale. Amco e alcuni fondi di Elliott invece acquisteranno i crediti. Dalle operazioni di cessione dei deteriorati Bper non si attende impatti economici materiali, aggiunge. Con le cessioni il npe ratio lordo scenderà dal 4,2 al 3,2% post cessione del portafoglio sofferenze e al 2,5% dopo la cessione degli utp. Rothschild & Co e Goldman Sachs hanno agito da advisor finanziari per Gardant che ha avuto lo studio Chiomenti come consulente legale, mentre Kpmg è stato il consulente di Bper. (riproduzione riservata)

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