I dati Consap 2020-2022. Il boom durante e a ridosso della pandemia
Le cause: perdita di lavoro e calo di fatturato
di Cristina Bartelli e Giulia Provino

Da gennaio 2020 ad ottobre 2022 sono pervenute al Fondo sospensione mutui per la prima casa 208.373 domande. Nella maggior parte dei casi a causa della sospensione o della perdita del lavoro o al calo medio di fatturato nel caso dei lavoratori autonomi. Lo evidenziano i dati Consap, che ItaliaOggi è in grado di anticipare. Tra gennaio e ottobre 2022 le istanze presentate sono state 3.396. Nello stesso periodo del 2021, le domande pervenute erano state 16.582 su un totale complessivo di 17.702 richieste poi raggiunto nell’anno. Se consideriamo, poi, anche gli stessi dieci mesi del 2020 le domande ad ottobre erano arrivate a 175.576, per arrivare al loro apice a dicembre 2020 con 187.272 richieste.

“Dal mese di ottobre abbiamo riscontrato un leggero aumento delle richieste ma la variazione è troppo recente per ritenerla consolidate. Non ci risultano previsioni di modifica delle misure ma solo la legge di bilancio potrà confermare definitivamente questa circostanza”, spiega a ItaliaOggi Luana Bucalossi responsabile del servizio garanzie finanziarie di Consap.

C’è dunque tempo fino al 31 dicembre 2022 per i titolari di un mutuo prima casa che si trovano in situazioni emergenziali temporanee di poter accedere al Fondo Gasparrini ed avere la possibilità di sospendere il pagamento delle rate. La maggior parte delle richieste è stata presentata a causa della sospensione del lavoro (32,6%) o a causa della perdita di lavoro (27%). Un’altra fetta di domande di sospensione di mutuo (25,4%) è dovuta al calo medio del 33% di fatturato per i lavoratori autonomi, insieme con la riduzione dell’orario di lavoro (8,4%) e la riduzione o sospensione del lavoro autonomo (3,3%). Infatti, tra i beneficiari sono ricompresi anche i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e le cooperative edilizie a proprietà indivisa con almeno il 10% dei soci che utilizzano gli immobili come abitazione principale. Una piccola parte di domande, poi, è pervenuta a causa di handicap grave non inferiore all’80% (1,2%) o di morte del mutuatario (1,3%).

Il congelamento momentaneo del mutuo può essere fatto direttamente alla banca che ha concesso il mutuo e senza la necessità di presentare l’Isee. Inoltre, il valore del mutuo si è ampliato nel tempo, in quanto si è passati da un tetto di 250 mila euro a uno di 400 mila euro. I mutui già ammessi alla garanzia del Fondo “Prima casa” possono accedere alla sospensione del pagamento delle rate e per l’accesso non si tiene conto delle sospensioni già concesse su mutui per i quali, all’atto della presentazione dell’istanza, sia ripreso, per almeno tre mesi, il regolare ammortamento delle rate di mutuo.

I mesi più caldi per le richieste di sospensione sono stati, nel 2022, marzo, febbraio e maggio rispettivamente con 555, 465 e 449 richieste pervenute. Lo stesso può valere anche per il 2021 dove il più alto livello di domande si è registrato a febbraio (2.520), a marzo (2.719) e ad aprile (2.383). Allargando, invece, di più il campo, a giugno 2020 si è raggiunto il maggior numero di richieste di sospensione delle rate di mutuo (60.406), dopo un maggio che aveva già registrato oltre 44 mila domande. Nell’anno in corso da giugno si sono abbassate le richieste, non arrivando a toccare le 300 richieste al mese. L’importo medio liquidato è di circa 850 euro con un importo medio del captale residuo del mutuo pari a circa 100 mila euro. Infine, una forte richiesta di sospensione dei mutui è pervenuta al Nord (45,7%), seguito poi dal Mezzogiorno (27,3%) e dal Centro (27%).
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