E’ stata presentata la scorsa settimana la ricerca “La sostenibilità nel settore assicurativo italiano“, realizzata dal Forum per la Finanza Sostenibile e dall’ANIA.

All’indagine hanno partecipato 21 compagnie di assicurazione e gruppi assicurativi, che coprono il 73% del mercato italiano in termini di premi raccolti.
Le compagnie di assicurazione ricoprono un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, attraverso il loro duplice ruolo di investitori istituzionali e di fornitori di coperture assicurative.
Analizzare l’inclusione dei criteri di sostenibilità sia nell’attività di investimento, sia nell’attività di sottoscrizione dei rischi risulta quindi di rilevante interesse. I criteri ESG sono integrati in larga misura negli organi di governance delle compagnie di assicurazione: il 62% delle 21 rispondenti al questionario dichiara di aver istituito una funzione aziendale dedicata, per lo più a diretto riporto delle funzioni apicali o all’interno dell’area General Counsel. Inoltre, relativamente alle politiche di remunerazione, per la parte variabile delle retribuzioni, la quasi totalità delle società (l’81% – in termini assoluti, 17 su 21) si avvale di indicatori di sostenibilità per valutare il raggiungimento di obiettivi ESG.
L’indagine ha poi approfondito il ruolo di investitori istituzionali delle compagnie di assicurazione, evidenziando come la totalità delle partecipanti all’indagine abbia incluso i criteri di sostenibilità nelle decisioni di investimento; il dato acquisisce ancor più rilevanza se si considera che si riferisce al 73% del mercato assicurativo italiano in termini di premi. La principale motivazione che spinge le assicurazioni a effettuare investimenti sostenibili è la possibilità di coniugare l’impatto socio-ambientale con un congruo ritorno finanziario. Anche il contesto normativo sta imprimendo un notevole impulso: in particolare, l’indagine evidenzia come le compagnie di assicurazione guardino con attenzione al Regolamento 2019/2088 (SFDR) e al Regolamento 2020/852 sulla tassonomia.
La maggior parte delle rispondenti include nella propria offerta prodotti classificati come artt. 8 o 9 secondo SFDR. Le politiche di investimento sostenibile coprono una quota maggioritaria del totale degli investimenti e vengono applicate mediante diverse strategie SRI, con una prevalenza delle esclusioni. Risulta, invece, meno diffusa ma comunque rilevante la strategia dell’engagement, che potrebbe essere incoraggiata attraverso le numerose iniziative attive a livello nazionale e internazionale, tra cui il gruppo di lavoro permanente promosso dal Forum.
Le assicurazioni ricoprono un ruolo decisivo anche nella lotta al cambiamento climatico. Dalla ricerca emerge una diffusa consapevolezza sul tema delle emissioni climalteranti; infatti, il 66% delle rispondenti effettua la misurazione dell’impronta carbonica e ne utilizza i risultati principalmente per identificare le azioni necessarie a ridurre le emissioni associate agli investimenti. In riferimento all’ inclusione degli aspetti di sostenibilità nell’attività di sottoscrizione dei rischi, dall’indagine emerge che la quasi totalità delle rispondenti o ha già incluso i criteri ESG nell’offerta di prodotti assicurativi diversi dai prodotti di investimento o ha avviato valutazioni in merito, che sono in stadio abbastanza avanzato.
Tra le principali evidenze:
• I criteri ESG sono integrati in larga misura negli organi di governance delle compagnie di assicurazione: il 62% delle 21 rispondenti (al questionario dichiara di aver istituito una funzione aziendale dedicata. Inoltre, relativamente alle politiche di remunerazione, per la parte variabile delle retribuzioni, la quasi totalità delle società (81%) si avvale di indicatori di sostenibilità per valutare il raggiungimento di obiettivi ESG.
• Il 100% delle partecipanti all’indagine ha incluso i criteri di sostenibilità nelle decisioni di investimento.
• Rispetto alla sottoscrizione dei rischi, la quasi totalità delle rispondenti o ha già incluso i criteri ESG nella definizione dell’offerta di prodotti assicurativi diversi dai prodotti di investimento (8 compagnie) o ha avviato valutazioni in merito (11 rispondenti) che, nel 73% dei casi, dovrebbero concludersi entro due anni.