di Mattia Franzini
«In risposta all’elevata incertezza circa l’evoluzione del contesto economico, nel 2020 le decisioni di investimento delle famiglie sono state diffusamente indirizzate verso depositi e prodotti del risparmio gestito. Nel 2021 i depositi hanno rallentato su tutto il territorio nazionale congiuntamente alla risalita dei consumi. Questa tendenza si è protratta anche nei primi sei mesi del 2022 in ogni macro area e con un’intensità maggiore nel Mezzogiorno».

E’ quanto si legge nel documento di Bankitalia «L’economia delle regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali del 2022».

Inoltre, «nel primo semestre del 2022 l’espansione dei prestiti di banche e società finanziarie alle famiglie si è ulteriormente accentuata. Lo scorso anno il credito aveva accelerato marcatamente ovunque, dopo il forte rallentamento del 2020; i finanziamenti erano cresciuti a tassi superiori a quelli precedenti la pandemia (soprattutto nel Centro Nord), per effetto del notevole incremento dei mutui abitativi».

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