Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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In una situazione di incertezza normativa Poste Italiane ha deciso di sospendere la cessione dei crediti legati ai bonus edilizi, ma nel primo semestre dell’anno il gruppo guidato da Matteo Del Fante, proprio grazie al 110% e ad altri bonus edilizi, ha visto crescere gli interessi derivanti dall’impiego in crediti di imposta di un ammontare pari, per la precisione, a 131 milioni. Una cifra che si somma ai 70 milioni di ricavi aggiuntivi che erano già stati registrati lo scorso anno, a valere sul bilancio 2021. I numeri saranno aggiornati oggi in occasione della presentazione dei dati dei nove mesi 2022 alla luce del probabile incremento dell’ammontare tenendo conto anche dei proventi arrivati nel terzo trimestre. Intanto però è arrivato la stop all’operatività a causa dell’incertezza normativa che si è creata attorno alla materia della cessioni dei crediti per le ristrutturazioni edilizie.
Banca Mediolanum continuerà a correre da sola, e anche un’eventuale aggregazione tra Mediobanca e Banca Generali non spaventa l’amministratore delegato dell’istituto, Massimo Doris. Interpellato a margine dei conti del gruppo, il manager ha precisato che un’eventuale scalata di Piazzetta Cuccia sulla controllata dell’assicuratore triestino non è attualmente in cima alla lista delle preoccupazioni di Banca Mediolanum. «Banca Generali ce l’ho già come concorrente nel mercato, così come Mediobanca». Certo, ha ammesso Doris, «la fusione tra le due realtà creerebbe un gruppo un po’ più forte, con qualche mezzo in più, grazie alle economie di scala; ma il mercato è già competitivo».
Oggi il varo del decreto Aiuti Quater Dal taglio del reddito di cittadinanza è atteso un miliardo contro i rincari
Il combinato disposto di maggiore inflazione e di una indicizzazione più generosa avrà un impatto di oltre 50 miliardi sulla spesa pensionistica al 2025. Soltanto lo scorso giugno la stima del costo aggiuntivo era di 20,6 miliardi.
Prende corpo l’alleanza tra Generali e Telepass nel mondo della mobilità con l’avvio della promozione dedicata a Next, soluzione progettata dai due gruppi che prevede l’installazione di una blackbox abbinata all’offerta assicurativa, unendo auto, telematica e telepedaggio.
Sorridono le sei cooperative azioniste di Unipol. Qualche giorno fa, infatti, l’assemblea di Koru presieduta da Paolo Barbieri (chief financial officer della cooperativa Cefla) ha approvato il bilancio chiuso nel giugno scorso della società costituita nel 2021 da alcune coop. Quest’ultima aveva rilevato 24 milioni di azioni Unipol, pari al 3,34% del capitale del gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri.

Legittimo il sequestro dei proventi professionali percepiti dal professionista-asseveratore laddove gli elementi fattuali e documentali raccolti nell’indagine avvalorino la non manifesta infondatezza (“fumus”) della sua compartecipazione causale all’ipotesi di truffa connessa alla circolazione di bonus inesistenti. Al contempo, l’ulteriore requisito della misura cautelare (periculum in mora) può trovare riscontro nella circostanza che la stessa, insistendo su somme corrisposte dal committente al professionista, investirebbe il profitto che l’indagato avrebbe ritratto dalla presunta attività criminosa. In questi termini si è espressa la Cassazione con sentenza 42010/22 dell’8 novembre.

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  • Calcinacci, scuole chiuse, treni fermi. Paura per il sisma nell’Adriatico
Ore 7 e 07. Le Marche vengono investite da una scossa di terremoto di magnitudo 5.5, la più alta registrata da 100 anni lungo l’area settentrionale della Regione. Passa un minuto ed ecco un secondo sussulto di 5.2. Per lunghissimi e angoscianti secondi la sensazione è stata quella di un terribile incubo che stava ripetendosi sei anni dopo il devastante sisma che alle 3 e 36 del 24 agosto 2016 — a cui si aggiunsero quelli del 26 e 30 ottobre, rispettivamente di 5.4 e 6.5 — martoriò anche Umbria, Abruzzo e Lazio, provocando un totale di 229 vittime. Sui social, ieri sono rimbalzate frasi così: «Terrore», «Sto tremando», «Risveglio da incubo». Ma i danni, fortunatamente, sono stati limitatissimi: 1o gli sfollati ad Ancona per lesioni nelle case e crolli di calcinacci in chiese storiche. Gli edifici pubblici e le scuole tra Fano, Urbino, Macerata e San Benedetto del Tronto sono stati evacuati e la gente a lungo è rimasta in strada, terrorizzata anche dallo sciame che in tarda serata ha totalizzato 90 scosse e che secondo gli esperti proseguirà nei prossimi giorni.

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  • “Temo per le faglie vicine alla costa la terra potrebbe tremare ancora”
Claudio Chiarabba, direttore del dipartimento terremoti dell’Ingv: «Due terremoti nel giro di un minuto. Il primo alle 7.07 di magnitudo 5.7. Il secondo di 5.2 alle 7.08. Poi 74 scosse via via decrescenti». «Ll’energia liberata dalle scosse di ieri potrebbe attivare delle faglie vicine, magari verso la costa. In Emilia Romagna nel 2012 ci fu una prima scossa il 20 maggio, seguita da un terremoto altrettanto forte 9 giorni dopo. Il meccanismo sismico di allora, di tipo compressivo, è lo stesso di oggi». «La placca Adriatica spinge a ovest, si incunea sotto l’Appennino, poi riemerge verso il Tirreno. Con il gps vediamo chiaramente il movimento di alcuni millimetri all’anno. In profondità temperatura e pressione fanno sì che la roccia sia duttile, ma in superficie si formano tante faglie segmentate, una accanto all’altra, lunghe 5-6 chilometri, dall’Emilia fino ad Ancona. La loro disposizione esatta, soprattutto in mare, è difficile da determinare. Per questo facciamo molta attenzione a dove avvengono le scosse in queste ore».