Dopo i risultati record (1,4 miliardi di utili in nove mesi) il gruppo rivede i target
di Anna Messia
Per il 2022 punta a un ebit di 2,3 mld Altri ritocchi potranno arrivare a inizio 2023. Al via l’acconto sul dividendo
Nonostante le incertezze legate all’inflazione e al rallentamento dell’economia, Poste Italiane va dritta per la sua strada e, per la terza volta, rivede al rialzo gli obiettivi del risultato operativo. Ieri, presentando i risultati dei nove mesi, chiusi con un utile a 1,4 miliardi in crescita del 21,4% rispetto allo stesso periodo 2021, il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha annunciato di aver rivisto al rialzo il traguardo di ebit fissato per quest’anno a 2,3 miliardi, più del doppio rispetto al livello che era stato raggiunto nel 2017. Del resto nei primi nove mesi, battendo le previsioni degli analisti, il risultato operativo è già arrivato a 2,1 miliardi, raggiungendo un livello record e andando al di sopra dell’obiettivo che era stato fissato per l’intero 2022. Un ulteriore ritocco al rialzo sugli obiettivi potrebbe arrivare a inizio 2023, quando è previsto un nuovo appuntamento con il mercato in occasione dell’investor day. Numeri ottimistici, che hanno consentito al gruppo di prevedere un acconto sul dividendo relativo ai risultati 2022 di 0,21 euro dopo che nel 2021 era stato deliberato un importo, come prima tranche, di 0,185 euro (+14%), cui si era aggiunto il saldo di 0,405 euro a giugno, per un totale sul 2021, quindi di 0,59 euro. «La chiave del nostro successo risiede nell’attivazione di motori per la crescita all’interno di ciascuna business unit, assicurando al contempo una continua razionalizzazione dei costi, con l’obiettivo di disporre della flessibilità necessaria per meglio adattarsi ad un contesto macroeconomico in evoluzione», ha dichiarato Del Fante. La spinta più forte è arrivata dalle assicurazioni, che nei primi nove mesi hanno avuto un risultato operativo di 980 milioni, +10,1%. Bene anche i servizi finanziari, che hanno chiuso i nove mesi con un risultato operativo di 649 milioni, in crescita del 19,7% e i servizi di pagamento e mobile, con un ebit di 270 milioni. «I ricavi del segmento Pagamenti e Mobile, pari a 297 milioni nei primi nove mesi, in crescita del 25,7%, confermano il ruolo chiave di PostePay come leader di mercato e l’importante contributo di Lis, che nel terzo trimestre ha generato 29 milioni di ricavi». Operazione, quest’ultima, da 700 milioni, la più grande mai registrata da Poste.

In ballo, sempre sul fronte della crescita per linee esterne, c’è anche l’opa su Net Insurance, che apporterà competenza nel settore della cessione del quinto, il cui avvio, dopo il via libera delle autorità, è atteso nella seconda metà di gennaio. Mentre l’offerta luce e gas del gruppo per il retail è fissata nell’arco del primo trimestre dell’anno prossimo. Titolo Poste in rialzo circa del 4% in borsa a 9,7 euro. (riproduzione riservata)