di Simonetta Scarane
Le Olimpiadi stanno mettendo in moto il business dei taxi volanti, a Milano come a Parigi che corre per essere la prima città al mondo ad inaugurare questa avveniristica modalità di trasporto passeggeri (da 2 a 4), carbon free, a zero emissioni, utilizzando piccoli velivoli elettrici, a metà tra un aereo e un elicottero, eVtol, a decollo verticale, con un’autonomia tra 40 e 60 chilometri e una velocità massima di 100 chilometri l’ora, chiamati a decongestionare il traffico urbano riducendo a pochi minuti i tempi dei collegamenti da un punto all’altro della città. Un esempio: aeroporto Le Bourget-Parigi centro in 17 minuti contro un’ora in auto. Costo della corsa circa 200 euro.

La Francia spera che Parigi si aggiudichi il primato mondiale del servizio commerciale degli aerotaxi elettrici per il trasporto passeggeri, anche senza conducente. Ci crede la Ratp ente francese che gestisce il trasporto pubblico locale, e ha investito alcuni milioni di euro in Skyports, società che costruisce i vertiporti per gli aerotaxi nella Ville Lumière. Ad oggi, però, manca ancora l’autorizzazione, indispensabile, della Easa, l’Agenzia Ue per la sicurezza aerea, che dovrebbe arrivare nel 2024, in tempo per i Giochi olimpici in programma nella capitale francese dal 26 luglio all’11 agosto 2024.

In Italia, Skyports sta investendo a Milano in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 (6-22 febbraio) e ha siglato un accordo con la Sea, che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, per verificare la possibilità di realizzare una rete di vertiporti per gli aerotaxi eVtol nella cosiddetta «Grande Milano».
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