Le autorità di vigilanza europee EBA, Eiopa ed ESMA hanno pubblicato una richiesta di dati sul “greenwashing“, con l’obiettivo di raccogliere opinioni su come comprendere le principali caratteristiche e i rischi associati al cosiddetto “greenwashing” e di raccogliere esempi di possibili pratiche.

L’iniziativa risponde alla crescente domanda di prodotti legati alla sostenibilità “e alla rapida evoluzione dei regimi normativi e delle offerte di prodotti legati alla sostenibilità” e alla necessità di comprendere meglio quali aree possono essere più soggette a rischi di greenwashing.

Ottenere una comprensione più dettagliata del greenwashing aiuterà a informare le politiche e la vigilanza e contribuirà a promuovere l’affidabilità delle dichiarazioni relative alla sostenibilità. Nel contesto di questo invito, il termine “greenwashing” è utilizzato in senso lato, riconoscendo che le affermazioni relative alla sostenibilità possono essere collegate a tutti gli aspetti dello spettro ESG.

Tutte le parti interessate sono invitate a contribuire all’indagine, comprese le istituzioni finanziarie che rientrano nell’ambito di competenza delle tre autorità di vigilanza europee e altre parti interessate che vanno dagli investitori al dettaglio e dalle associazioni dei consumatori alle ONG e al mondo accademico. I contributi dovrebbero concentrarsi sui rischi e sugli eventi di greenwashing che si verificano nel settore finanziario e che riguardano prodotti o servizi finanziari, che rientrano nell’ambito di applicazione delle ESA.

L’indagine contiene una sezione comune alle tre Autorità, che comprende domande intersettoriali sul greenwashing e sezioni separate relative a ciascuna ESA.

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