Hannover Re ha registrato una crescita dell’utile netto di gruppo dell’1,7% a 871 milioni di euro per i primi nove mesi del 2022, nonostante le ingenti perdite nette dell’azienda siano risultate superiori al budget per il periodo a 1,484 miliardi di euro.

Accanto alla leggera crescita dell’utile netto, l’utile operativo di Hannover Re nei primi nove mesi del 2022 è aumentato del 3,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 1,3 miliardi di euro, mentre il rendimento del capitale proprio è rimasto al di sopra dell’obiettivo minimo dell’11,5%.

In tutto il gruppo, i premi lordi emessi (GWP) sono saliti del 21% a 26,3 miliardi di euro rispetto ai 21,6 miliardi di euro dell’anno precedente, mentre i premi netti di competenza sono aumentati del 22% a 21,6 miliardi di euro, contro i 17,6 miliardi di euro del periodo precedente.

Nel corso dei nove mesi, la divisione riassicurativa danni del riassicuratore (P&C) ha registrato una spesa per grandi sinistri superiore alla media a causa di numerosi eventi catastrofici naturali.

Complessivamente, nei primi nove mesi del 2022 l’azienda ha registrato costi netti per grandi sinistri pari a 1,484 miliardi di euro, in aumento rispetto al totale di 1,07 miliardi di euro dello scorso anno e superiori al livello previsto di 1,079 miliardi di euro preventivato per il periodo.

L’uragano Ian è stato il maggior danno individuale per Hannover Re nei primi nove mesi dell’anno, con un costo di 276 milioni di euro, seguito dalle gravi inondazioni in Australia, con un costo di 211 milioni di euro, e dalla tempesta invernale Ylenia in Europa centrale, con un costo di 115 milioni di euro.

Inoltre, Hannover Re ha iscritto una riserva di 331 milioni di euro nei 9M 2022 per le possibili perdite derivanti dalla guerra in corso in Ucraina. Inoltre, nei primi nove mesi del 2022 sono state costituite riserve aggiuntive per i danni ingenti dell’anno precedente, sulla base delle relative perizie di sinistro, tra cui un importo di 130 milioni di euro per la siccità in Brasile.

Alla luce dell’elevato carico di catastrofi registrato finora nel 2022, il combined ratio P&C di Hannover Re si è attestato al 99,2%, superiore al 97,9% dello scorso anno e al di sopra dell’aspettativa a medio termine di non superare il 96%. Il risultato della sottoscrizione della riassicurazione P&C, compresi gli interessi sui fondi trattenuti e sui depositi contrattuali, è diminuito del 52% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 121 milioni di euro.

Il segmento riassicurativo P&C ha visto anche un calo del 16,4% dell’utile operativo a 887 milioni di euro, mentre l’utile netto è sceso del 26% a 545 milioni di euro.

Nell’ambito delle attività di riassicurazione Vita e Salute (L&H), Hannover Re rileva che le perdite legate alla pandemia COVID-19 sono diminuite drasticamente, per un totale di 227,8 milioni di euro nei 9M 2022, rispetto ai 404 milioni di euro del periodo precedente.

Il GWP della riassicurazione L&H è aumentato del 6,6% a 6,8 miliardi di euro, mentre i premi netti di competenza sono aumentati dell’8,4% a 6 miliardi di euro.

Il risultato operativo della riassicurazione L&H è passato da 220 milioni di euro nei 9M 2021 a 441 milioni di euro nei 9M 2022. Allo stesso tempo, l’utile netto è migliorato ancora di più, raggiungendo i 369 milioni di euro.

Per quanto riguarda il lato patrimoniale del bilancio, Hannover Re ha comunicato che il reddito derivante dagli asset gestiti in proprio è migliorato del 7,1% a 1,223 miliardi di euro, con un conseguente rendimento annualizzato degli investimenti che ha raggiunto il 2,9%, superando l’obiettivo di oltre il 2,5% per l’intero anno.

In prospettiva, Hannover Re rimane fiduciosa nel raggiungimento dei suoi obiettivi per il 2022, nonostante la notevole spesa per i grandi sinistri registrata finora quest’anno.

L’azienda prevede ancora una crescita dei premi di oltre il 7,5% in tutto il gruppo, con un ritorno sugli investimenti superiore al 2,5%. Inoltre, a seguito dell'”onere straordinario dei grandi sinistri” nei primi nove mesi del 2022, l’utile netto del gruppo dovrebbe attestarsi all’estremità inferiore di una forbice compresa tra 1,4 e 1,5 miliardi di euro.

Il riassicuratore fa notare che il previsto “significativo superamento del budget per i grandi sinistri” sarà compensato nell’esercizio in corso da un reddito da investimenti in obbligazioni indicizzate all’inflazione superiore al livello previsto e da un solido risultato sottostante nella riassicurazione L&H.