Secondo un recente rapporto di EY, l’aumento dei tassi d’interesse e l’indebolimento del quadro economico, che si ripercuote sui prezzi e sulla domanda, fanno prevedere agli assicuratori UK una bassa crescita dei premi nel 2023.

Nell’ultimo EY ITEM Club Outlook for Financial Services gli analisti prevedono che sia il settore danni che quello vita registreranno una crescita ridotta dei premi l’anno prossimo: per il settore danni si prevede una crescita modesta dell’1,5%, in calo rispetto alla crescita del 4,1% prevista per il 2022, mentre per il settore vita si prevede una contrazione dell’1% nel 2023, in calo rispetto all’aumento previsto del 5% nel 2022.

Secondo EY, l’aumento dei tassi di interesse e la prospettiva di un calo dell’inflazione nel 2023 favoriranno la redditività complessiva degli assicuratori. Nonostante ciò, si prevede che il contesto economico più ampio, caratterizzato dalla diminuzione dei redditi delle famiglie, dalle pressioni sul costo della vita e dall’incertezza del mercato immobiliare, inciderà significativamente e negativamente sulla domanda di tutti i rami assicurativi, hanno sottolineato gli analisti.

Inoltre, i bilanci degli assicuratori hanno risentito del recente calo dei prezzi delle obbligazioni britanniche – che ha spinto al rialzo i rendimenti – soprattutto a causa della quantità di investimenti del settore in questa classe di attivi.

Secondo gli analisti di EY, le prospettive delle transazioni immobiliari e delle vendite di automobili contribuiranno a ridurre la domanda di prodotti assicurativi nel corso del prossimo anno.

L’assicurazione casa sarà influenzata dall’aumento dei tassi ipotecari e dall’indebolimento del quadro economico, fattori che hanno indebolito la domanda di vendite di case nel 2021.

Per quanto riguarda l’assicurazione auto, i numeri delle vendite di auto nuove sono rimasti deboli quest’anno. EY ritiene che anche per il 2023 gli acquisti di auto nuove rimarranno bassi, soprattutto a causa dell’indebolimento delle prospettive dei redditi reali disponibili delle famiglie e dell’aumento dei tassi di interesse.

Secondo gli analisti, queste prospettive si ripercuoteranno anche sulle assicurazioni personali e aggraveranno il calo della domanda, in quanto i consumatori dirotteranno la spesa verso i beni di prima necessità.

Gli analisti prevedono che la raccolta premi del ramo danni crescerà del 4,1% quest’anno, per poi rallentare all’1,5% nel 2023 e risalire al 4,5% nel 2024.

Per il settore vita, l’aumento dei tassi d’interesse e il calo del valore delle obbligazioni presentano prospettive contrastanti. L’aumento dei tassi d’interesse a lungo termine negli ultimi sei mesi, compreso il rialzo dei rendimenti britannici dalla fine di settembre in seguito al mini-bilancio, è stato per certi versi una buona notizia per il settore, ha osservato EY, in quanto aumenta il flusso di reddito derivante dall’acquisto di nuove obbligazioni.

Tuttavia, a scapito dei bilanci, il valore delle obbligazioni è sceso anche dopo la recente diminuzione della volatilità dei mercati britannici.

Sebbene le pressioni sul costo della vita possano indurre alcuni consumatori a cancellare o ridurre la copertura assicurativa sulla vita, l’aumento della popolazione in età pensionabile potrebbe fornire una certa compensazione. L’EY ITEM Club prevede che le attuali condizioni di mercato favoriscano l’aumento dei flussi di capitale che lasciano i regimi a prestazione definita e si spostano verso le pensioni individuali e i prodotti di pensionamento, il che dovrebbe essere una buona notizia per gli assicuratori vita.

La continua crescita delle pensioni sul posto di lavoro ha aumentato il numero di adulti britannici che lavorano e che versano in un fondo pensione, il che è stato positivo anche per il settore delle assicurazioni sulla vita. Tuttavia, gli analisti hanno notato che le pressioni finanziarie sulle famiglie sembrano ora spingere i deflussi al dettaglio dai piani pensionistici.

Complessivamente, si prevede che i premi vita aumenteranno del 5% quest’anno, per poi diminuire dell’1% nel 2023, in quanto l’inflazione e l’incertezza economica influiscono sui prezzi e sulla domanda. Secondo gli analisti di EY, nonostante il periodo della pandemia, si tratterebbe del primo calo dei premi dal 2016. Si prevede una ripresa della crescita all’8,8% nel 2024.