di Andrea Deugeni
Generali non spenderà tutto il tesoretto da 3 miliardi destinato al m&a previsto nel piano Lifetime Partner 24? Niente paura, quello che resterà in cassa a Trieste verrà redistribuito agli azionisti. Proprio come avvenuto con il penultimo business plan al termine del quale erano rimasti non spesi 500 milioni di euro, rimanenza che ha dato vita al primo buyback della compagnia in 15 anni. Lo ha detto ieri lo stesso ceo delle Generali, Philippe Donnet a margine di un evento a Milano alla vigilia del cda odierno che avrà all’ordine del giorno la trimestrale e il punto sul dossier m&a dopo che, come rivelato da MF-Milano Finanza, l’opzione americana Guggenheim si è raffeddata. «Se entro fine piano, nel 2024, non avremo investito tutti i tre miliardi destinati al m&a, torneremo a restituire il capitale ai soci», ha spiegato infatti l’assicuratore francese che ha anche rivelato come la compagnia abbia appena superato il 77% del primo buyback approvato ad aprile, un «fatto positivo perché dimostra disciplina, chiarezza e trasparenza nella gestione del capitale». Donnet ha poi confermato la linea della prudenza sulle acquisizioni per il «momento complicato, pieno di incertezza» e di «grande nervosismo dei mercati». Una linea che però assieme al mantenimento dei migliori ratio consentirà alle Generali di «portare a casa ancora una volta tutti gli obiettivi (del piano, ndr) in qualsiasi scenario». Sui conti il consensus è di un risultato operativo di 4,523 miliardi, rispetto ai 4,42 miliardi dei primi nove mesi del 2021 e di un utile netto di 2,049 miliardi in calo rispetto ai 2,2 miliardi dello scorso anno.
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