Pensioni Il governo lavora sulla proroga della norma per l’uscita anticipata dal lavoro Salta l’aggancio al numero dei figli. Allo studio un decreto Pnrr per gli obiettivi 2022
di Andrea Pira
Opzione donna potrebbe essere prorogata in manovra, come da versione originale. Ieri il ministero dell’Economia studiava l’intervento che permette l’uscita anticipata dal mondo del lavoro con almeno 35 anni di contributi e 58 anni di età per le dipendenti o 59 anni per le autonome. Sembra essere stata messa da parte l’iniziale proposito di rivedere la misura, legando la flessibilità pensionistica al numero dei figli, annunciata nel comunicato di Palazzo Chigi sull’approvazione alla Legge di bilancio. Sono stati sollevati dubbi sul rischio di incostituzionalità, per possibili violazioni del principio di uguaglianza. Opzione donna sarebbe quindi prorogata per un anno, parte del pacchetto previdenziale, assieme a Quota 103, in attesa di una riforma complessiva delle pensioni.

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Il disegno di Legge di bilancio è atteso alla Camera, dove inizierà l’iter parlamentare, lunedì 28 novembre, per una corsa contro il tempo, così da approvare la manovra entro il 31 dicembre, evitando l’esercizio provvisorio. Il governo, intanto, lavora anche a un nuovo decreto per velocizzare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel testo dovrebbero confluire i provvedimenti per raggiungere una buona gli obiettivi mancanti da realizzare entro fine anno per poter richiedere a Bruxelles la nuova rata di risorse del Next Generation Eu. Il nuovo decreto Recovery dovrebbe inoltre contenere misure di semplificazione per favorire l’attuazione del Piano. (riproduzione riservata)
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