Nuova multa per motivi di privacy recapitata a Meta, holding cui fanno capo tra gli altri Facebook, Whatsapp e Instagram. La sanzione pecuniaria arriva, ancora una volta, dall’Irlanda dove la Commissione per la protezione dei dati ha deciso per il pagamento di 265 milioni di euro perché, su Facebook, non è stato salvaguardato più di mezzo miliardo di numeri di telefono di utenti, oltre ad altre informazioni.

Il provvedimento comunicato ieri è il terzo, negli ultimi 15 mesi, che giunge dall’Irlanda per casi di mancata tutela della privacy. I precedenti riguardano la gestione di dati di bambini, su Instagram, e la trasparenza di WhatsApp. Interventi contro cui Meta ha presentato appello, mentre ieri un suo portavoce ha dichiarato che il gruppo non ha ancora deciso se presentare ricorso: «lo scraping non autorizzato è inaccettabile e contro le nostre regole».

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