Banca d’Italia ha recentemente pubblicato, nella collana Occasional Papers, un volume che sintetizza i risultati del progetto di ricerca: “Gli effetti del cambiamento climatico sull’economia italiana”.

Il progetto si compone di 17 lavori di ricerca che:

  • misurano l’impatto delle variazioni climatiche sull’attività economica, in particolare di quella dei settori più esposti (ad esempio, quello agricolo oppure turistico);
  • analizzano alcune delle politiche per l’adattamento e la mitigazione (ad esempio, le semplificazioni del regime autorizzativo per gli investimenti in rinnovabili oppure gli schemi di carbon pricing).

La pubblicazione contiene anche un contributo dedicato al mercato delle assicurazioni agricole agevolate in Italia.

Nel lavoro, gli Autori utilizzano dati a livello comunale sulle assicurazioni e sugli eventi meteorologici estremi, per identificare l’eventuale presenza di selezione avversa e di “frizioni” dal lato della domanda nel mercato delle assicurazioni agricole.

Le analisi indicano che entrambe tali inefficienze sono presenti. Dare indicazioni precise sulle politiche economiche da adottare richiederebbe – secondo gli Autori –  analisi più approfondite, che misurino il valore monetario dei costi derivanti dalle inefficienze, oltre che numerose altre quantità. Tali analisi, più complesse, non possono prescindere dall’utilizzo di (micro)dati individuali, al momento non disponibili. L’utilizzo di tali dati permetterebbe non solo una migliore descrizione del fenomeno, ma anche una misurazione precisa dei pro e dei contro delle diverse policy.

Qualitativamente, è comunque possibile affermare che le “frizioni” dal lato della domanda in un mercato con selezione avversa rendono i sussidi ai premi (ampiamente usati in Italia) meno efficaci e più costosi. In questo contesto sarebbe almeno auspicabile aprire la discussione all’utilizzo di strumenti alternativi, come ad esempio l’imposizione dell’obbligatorietà dell’acquisto di un’assicurazione, così come avviene in altri campi.