NEI 9 MESI 33,2 MILIARDI TRAMITE I CONSULENTI FINANZIARI: SECONDO MIGLIOR RISULTATO DI SEMPRE

di Paola Valentini
Raccolta netta positiva per le reti di consulenti finanziari in settembre. In base ai dati Assoreti i flussi sono stati pari a 2,8 miliardi di euro, in rialzo del 76,3% su base mensile e del 6,5% su base annua. Di questo importo il 51% coinvolge gli strumenti finanziari amministrati sui quali confluiscono 1,4 miliardi, ai quali si aggiungono 745 milioni di liquidità sui conti correnti e depositi, mentre sui prodotti del risparmio gestito sono andati 615 milioni.

Da inizio anno la raccolta netta raggiunge così i 33,2 miliardi, il secondo migliore risultato di sempre realizzato nei primi nove mesi. Anche a settembre continua la crescita del numero dei clienti che si attesta così a 4,918 milioni (+14 mila unità su base mensile). «Si conferma l’attitudine all’investimento dei risparmi in strumenti finanziari. In un contesto congiunturale caratterizzato dalla forte instabilità dei mercati, la ricerca di soluzioni di investimento nell’ambito dei prodotti amministrati rappresenta certamente un’alternativa adeguata nell’intento di proteggere, nel breve periodo, il portafoglio dei clienti», dichiara Marco Tofanelli, segretario generale dell’asssociazione.

Circa l’87% della raccolta realizzata sul comparto del risparmio gestito coinvolge le gestioni patrimoniali individuali; il bilancio mensile, positivo per 533 milioni, è riconducibile esclusivamente ai flussi netti di investimento sulle gestioni mobiliari (639 milioni) che compensano ampiamente le uscite nette realizzate sulle gestioni in fondi (-106 milioni). La distribuzione diretta di quote di fondi comuni aperti si traduce in un saldo negativo pari a 326 milioni; il deflusso di risorse coinvolge, nel complesso, tutte le categorie di investimento con l’esclusione dei fondi azionari sui quali la raccolta netta è positiva per 371 milioni. Il bilancio mensile dei fondi chiusi mobiliari risulta, invece, positivo per 227 milioni. I versamenti netti realizzati su polizze assicurative e prodotti previdenziali sono pari a 181 milioni; gli investimenti in unit linked (229 milioni) e polizze multiramo (43 milioni) compensano i deflussi dalle polizze vita tradizionali (-163 milioni). Il mese di settembre vede, quindi, un contributo mensile al sistema dei fondi aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, che assume valore negativo per 127 milioni, ovvero il 4,8% delle uscite totali registrate dall’intera industria dei fondi (-2,6 miliardi) sulla base dei dati Assogestioni pubblicati la settimana scorsa. Da inizio anno, quindi, l’apporto delle reti si attesta a 10,4 miliardi e rappresenta l’89,9% della raccolta netta realizzata dal sistema fondi (11,6 miliardi).

Nell’ambito del comparto amministrato le scelte di investimento privilegiano i titoli di Stato (1,1 miliardi), i certificate (253 milioni) e gli strumenti del mercato monetario (277 milioni); nel complesso il bilancio è negativo per i titoli azionari (-466 milioni). Mentre come si diceva alla liquidità si aggiungono 745 milioni.

Sul podio per raccolta netta nel mese si piazzano Intesa Sanpaolo Private Banking con 547 milioni, poi Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking con 465 milioni, Fineco con 445 milioni, Azimut con 388 milioni e Allianz Bank Financial Advisors con 306 milioni. Il gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking, Sanpaolo Invest e Iw Sim) si colloca al primo posto dall’inizio dell’anno per raccolta netta, con oltre 8,5 miliardi. Per quanto riguarda la raccolta di settembre, il gruppo Fideuram è primo nella classifica di raccolta netta, con 1,1 miliardi. (riproduzione riservata)

Fonte: logo_mf