La nuova produzione vita di settembre, pari a € 4,9 mld, registra l’ammontare più basso rispetto all’analogo mese degli ultimi 8 anni 

Nel mese di settembre la nuova produzione vita di polizze individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 4,9 mld, l’ammontare più basso rispetto all’analogo mese degli ultimi 8 anni e, nel dettaglio, in calo del 23,6% rispetto a quello del 2021, quando il volume di nuovi affari registrava una contrazione più contenuta e pari a -5,7% rispetto al mese di settembre 2020.

Secondo quanto riporta ANIA, da inizio anno i nuovi premi vita emessi sono stati pari a € 55,4 mld, il 13,9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021, quando si osservava invece un incremento annuo del 16,0%.

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 828 mln, pressoché dimezzati rispetto al corrispondente mese del 2021, i nuovi affari vita complessivi nel mese di settembre sono stati pari a € 5,7 mld (-28,7%) mentre da inizio anno hanno raggiunto € 63,8 mld, il 17,3% in meno rispetto all’analogo periodo del 2021.

Nuova produzione vita per ramo

Relativamente ai premi distinti per ramo, nel mese di settembre, con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a € 3,4 mld (il 71% dell’intera nuova produzione vita), in calo, per il terzo mese consecutivo, rispetto all’analogo mese del 2021 (-8,6%), quando si registrava a sua volta una contrazione annua del 15,7%; di tale importo, il 45% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), con un decremento annuo maggiore e pari a -34,0%.

Da gennaio i premi di ramo I sono ammontati a € 35,8 mld, l’ammontare più basso dal 2014, il 7,0% in meno rispetto all’analogo periodo del 2021, quando il ramo registrava invece una lieve crescita dello 0,9%. Positiva invece la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (+12,2% rispetto al mese di settembre 2021), a fronte di un importo pari a € 23 mln che, sommato a quello emesso negli otto mesi precedenti, ammonta a un totale di € 363 mln, il 7,6% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

La restante quota della nuova produzione vita, pari al 29% del totale, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit linked) per € 1,4 mld, in calo del 46,0% rispetto allo stesso mese del 2021, la contrazione più alta da inizio anno; il 51% dei nuovi premi raccolti di ramo III sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, in calo anch’essi del 47,1%. Da gennaio la raccolta del new business di ramo III è stata pari a € 19,1 mld, il 24,7% in meno rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente (quando si registrava invece un incremento annuo del 53,4%), a cui ha contribuito l’elevata instabilità dei mercati azionari registrata a partire dallo scoppio del conflitto in Ucraina.

Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), nel mese di settembre si osserva un volume di nuovi premi in aumento del 16,2% rispetto al corrispondente mese del 2021, a fronte di un ammontare pari a € 4,0 mln che, aggiunto a quello raccolto negli otto mesi precedenti, assomma a € 37,6 mln, l’1,8% in più rispetto all’analogo periodo del 2021. I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati, dopo cinque mesi di variazione negativa, in aumento rispetto all’analogo mese del 2021 (+24,8%), per un importo pari a € 10,2 mln, raggiungendo da inizio anno un volume pari a € 90,3 mln, stazionario rispetto allo stesso periodo del 2021. Da gennaio il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,2 mln, in calo dell’1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

Nuova produzione vita: tipologie di prodotti

In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, nel mese di settembre i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultino ancora in calo (-2,5%) rispetto allo stesso mese del 2021, registrando da inizio anno un volume di raccolta pari a € 914 mln, con un decremento annuo dell’8,5%.

Appena il 10% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la restante quota è rappresentata da PIP, di cui quasi la metà è costituita da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (-7,7% rispetto ai primi nove mesi del 2021).

La raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio è risultata invece raddoppiata rispetto allo stesso mese del 2021, raggiungendo da gennaio un importo pari a € 675 mln, il 30,3% in più rispetto all’analogo periodo del 2021; il 40% di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, in aumento del 16,1%. I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari a € 2,2 mld, in calo del 38,8% rispetto all’analogo mese del 2021, la contrazione più alta da inizio anno, di cui il 68% afferente al ramo I e pari al 46% del totale new business del mese, 11 punti percentuali in meno rispetto a settembre 2021. Da gennaio tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a € 30,9 mld, registrando una variazione negativa dell’11,6% rispetto all’analogo periodo del 2021. La quota premi di ramo I, raccolti da gennaio mediante prodotti multiramo, costituisce il 58% dei nuovi premi di ramo I complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo III rappresenta il 51% del new business totale di tale ramo.

Relativamente ai premi distinti per tipologia di premio, sempre con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi e al 62% in termini di numero di polizze; sempre nello stesso periodo, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 37.100, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 700 e € 5.750.

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