IL GRUPPO INSURTECH HA L’OK DELL’AUTORITÀ E OPERERÀ IN LIBERA PRESTAZIONE DI SERVIZIO
di Anna Messia
Dalle polizze auto alle coperture assicurative per la casa, passando per gli infortuni. Il colosso Wefox è pronto a distribuire direttamente i suoi prodotti in Italia. Ad annunciarlo è stato nei giorni scorsi Julian Teicke, il fondatore dell’unicorno tedesca delle assicurazioni che lo scorso giugno ha raccolto la cifra record di 650 milioni di dollari per il suo round di finanziamento, con una valutazione post-money di 3 miliardi di dollari. Teicke era in Italia nei giorni scorsi dopo aver annunciato, a settembre, l’operazione con storico broker Mansutti entrato nel gruppo, con il conseguente ingresso di Tomaso Mansutti nell’azionariato e nell’executive board del gruppo tedesco e la nomina del manager a responsabile delle partnership internazionali di Wefox. In quell’occasione Teicke ha annunciato che la società ha ricevuto l’autorizzazione dall’autorità del Paese in cui ha sede, il Liechtenstein, per operare in Italia in libera prestazione di servizi (in lps) e a questo il gruppo sta già iniziando a preparare l’offerta su misura per la Penisola.

Nato nel 2015, il gruppo tedesco nel 2020, nonostante la pandemia, ha aumentato i suoi ricavi a oltre 140 milioni di dollari e continua a crescere con ritmi a tre cifre. La società punta a distinguersi nel mercato come una public company e nei suoi piani ci sarebbe anche la possibile quotazione in borsa, da realizzare probabilmente già l’anno prossimo. In questi mesi la compagnia ha chiamato in squadra manager di primo piano, come l’ex ceo di Zurich International, Peter Huber, nominato lo scorso settembre chief investment officer di Wefox e David Stachon, ex ceo di Dialog Versicherung, la compagnia diretta di Generali in Germania, che è starto selezionato in qualità di chief operating officer.

Dopo avere unificato il business sotto l’unico marchio Wefox il gruppo è poi entrato in Polonia e in Spagna, e ha creato a Parigi un team dedicato all’innovazione tecnologica. L’intenzione, come annunciato da Teicke è addirittura di diventare la principale compagnia di assicurazione retail entro il decennio, aumentando la presenza in Europa ma guardando anche al mercato statunitense, oltre che all’Asia. Senza trascurare, come si vede, l’Italia dove pure i piani sono decisamente ambiziosi.

Oltre a fungere da piattaforma insurtech digitalizzando l’intero processo assicurativo, la società distribuirà direttamente i suoi prodotti assicurativi nella Penisola, probabilmente già ad inizio dell’anno prossimo, facendo affidamento sulla digitalizzazione di tutta la catena del valore, dalla componente attuariale per la messa a punto della tariffe, fino alla gestione del sinistri, per arrivare alla parte finale del processo. Non solo; Wefox metterà la sua piattaforma tecnologica a disposizione di altre partnership assicurative, con l’ambizione di poter creare un nuovo prodotto ogni settimana, ha annunciato Teicke, mentre continuerà ovviamente a spingere anche sui clienti imprese, per il tramite del broker Mansutti. L’intenzione sarà ovviamente quella di innovare nel mercato assicurativo, per esempio con l’offerta di un’unica polizza che potrà contenere al suo interno, con un solo contratto, ogni tipo di copertura; ma anche di lavorare sulla prevenzione del rischio, facendo ricorso a tecnologia e intelligenza artificiale e analizzando possibili occasioni di specifici business.

In Germania, per esempio, Wefox è già oggi la compagnia leader per l’assicurazione delle biciclette elettriche. Anche sull’Italia l’intenzione è poi di attrarre nuovi talenti, tanto che il gruppo prevede l’assegnazione di azioni ogni anno ad ogni dipendente e nel giro di un anno la libera prestazione di servizi (lps) sembra essere destinata a trasformarsi in una compagnia assicurativa di diritto italiano, stringendo un legame ancora più forte con l’Italia. (riproduzione riservata)

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