L’A.D.: OLTRE I TARGET. NEL NUOVO PIANO DIVIDENDI ANCORA PIÙ INTERESSANTI
di Giovanni Galli
«Chiuderemo il triennio superando tutti i target che ci eravamo prefissi, sia in termini di risultato complessivo sia in termini di remunerazione soci, superandolo sicuramente come UnipolSai e confermandolo per quanto riguarda Unipol. I risultati ormai consolidati per fine anno ci dicono che la nostra capacità di distribuzione di dividendo è confermata. Anche il target di combined ratio al 93% è già raggiunto». Così l’a.d. di Unipol, Carlo Cimbri, ha commentato i conti dei nove mesi, aggiungendo che da qui in avanti «si chiude l’esercizio e ci saranno valutazioni prudenziali che riguardano l’accumulazione di risorse per il prossimo triennio». Cimbri ha spiegato che «il traffico è tornato ai livelli del 2019. La frequenza dei sinistri, invece, non è ancora tornata a quei livelli e questo è un fatto positivo per noi. Al momento non abbiamo evidenza di rettifiche da fare sul patrimonio immobiliare». In ogni caso «noi confermeremo il pagamento del dividendo come da piano. Nel nuovo piano la politica dei dividendi del gruppo non sarà sicuramente inferiore e stiamo lavorando affinché possa essere ancora più interessante». Nel nuovo piano industriale, che sarà presentato in primavera, verrà accentuata la bancassurance. Il canale bancario, ha ricordato l’a.d., «è al centro della nostra strategia: ho sempre detto che le nostre prese di posizione nel capitale delle banche, vedi Bper e Popolare di Sondrio, hanno per noi una valenza prettamente industriale. È un canale che intendiamo sviluppare con ancor maggiore incisività e con progetti adeguati alla nostra strategia. Sarà uno dei tasselli che guiderà il nostro prossimo piano industriale e, quindi, avremo modo di parlarne con ancora maggiore profondità».

Al tempo stesso il gruppo punta a valorizzare «al meglio» la catena alberghiera Una, che «rimane un asset collaterale rispetto all’attività core» e ha patito gli effetti del lockdown. Quest’anno Una ha ridotto le perdite a 12 milioni rispetto al rosso di 24-25 mln del 2020. «Vogliamo sia valorizzare Una all’interno del perimetro del gruppo, sia valutare altre opzioni per valorizzarla ulteriormente e al meglio. Siamo assolutamente sicuri che Una tornerà alla profittabilità, ma strategicamente siamo pronti a cogliere qualsiasi opportunità di valorizzazione che ritenessimo adeguata». Per quanto riguarda i numeri, Unipol ha registrato a fine settembre un utile netto consolidato di 813 milioni di euro, in crescita del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2020. UnipolSai ha chiuso i nove mesi con un utile netto consolidato pari a 704 milioni, in miglioramento dello 0,5%. La raccolta diretta assicurativa si è attestata a 9,454 miliardi (+9,5%), di cui 5,539 miliardi nel ramo Danni (+0,3%) e 3,915 miliardi (+25,7%) nel Vita.
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