di Anna Messia
Sarebbero 11 le compagnie di assicurazione estere interessate dall’articolo 27 del Ddl Concorrenza, che prevede modifica alla disciplina del risarcimento diretto per la responsabilità civile auto ed estende la convezione per il risarcimento diretto (Card) anche alle imprese straniere che operano in Italia in libera prestazione di servizio (lps). Come noto con la riforma introdotta nel 2007, il conducente che subisce un incidente, non viene più risarcito dalla compagnia del responsabile, bensì dalla propria che riceve poi un rimborso dall’assicurazione del conducente che ha provocato l’incidente. Il dare e l’avere tra le compagnie è regolato dalla stanza di compensazione gestita da Consap, che ogni anno stabilisce quanto spetta alla compagnia del danneggiato, secondo un forfait. Un sistema da cui finora sono state tenute fuori le assicurazioni che operano in lps, perché il regime card era stato considerato una sorta di barriera all’ingresso. Il governo guidato da Mario Draghi ha però deciso di includerle, a tutela dei consumatori, spesso ignari del fatto che la compagnia non aderisse al sistema che ha avuto l’indubbio vantaggio di velocizzare le pratiche di risarcimento e anche di ridurre i costi, benché ci sia la convinzione diffusa che sarebbero necessari aggiustamenti, prevedendo per esempio forfait differenziati per le diverse aree geografiche. L’inclusione delle 11 compagnie che operano in lps potrebbe però addirittura provocare un aumento delle polizze assicurative motociclistiche del 20%, con possibili ricadute negative sulle vendite, denunciano da Ancma (l’associazione nazionale ciclo motociclo accessori) sostenendo che il sistema Card si inceppa quando sono coinvolti mezzi diversi, come appunto auto e motorini. (riproduzione riservata)
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