LA MANOVRA ANTICIPA IL VARO DEL FONDO DI MUTUALIZZAZIONE, PREVISTO DALLA PAC PER IL 2023
di Ermanno Comegna
Per il 2022, la legge di bilancio stanzia 50 milioni di euro per introdurre in via sperimentale il fondo di mutualizzazione su scala nazionale per coprire i danni causati da eventi catastrofici, come gelate, siccità e alluvioni. La misura è stata inserita sul filo di lana nel disegno di legge, nel corso dell’ultima riunione del Consiglio dei ministri che ha licenziato il testo; il ddl in entrata, va detto, era piuttosto povero di interventi in campo agricolo.

Il fondo di mutualizzazione obbligatorio su scala nazionale è limitato agli eventi che generano danni di forte intensità su ampia scala, definiti per l’appunto catastrofali. Si tratta di una delle nuove misure della Pac post 2022, completamente finanziata con fondi pubblici. Infatti, il 70% della quota annuale di partecipazione dell’agricoltore è a carico delle risorse del secondo pilastro (sviluppo rurale) e l’altro 30% è messo a disposizione tramite un prelievo alla fonte sui pagamenti diretti che sono destinati ogni anno agli agricoltori. L’applicazione del nuovo strumento parte dal 2023, ma si vede che l’Italia intende precorrere i tempi ed avviare l’innovativa esperienza fin dal prossimo anno, sebbene in via sperimentale e quindi, verosimilmente, circoscritta e finanziata del tutto con risorse nazionali.

Negli ultimi anni, gli eventi meteorologici hanno aumentato sia la loro frequenza che il grado di intensità, provocando danni notevoli alle produzioni agricole. Uno degli esempi recenti, sono le gelate tardive della scorsa primavera che hanno compromesso il raccolto dei fruttiferi, producendo perdite economiche stimate dalle organizzazioni agricole in oltre un miliardo di euro. Il ricorso alle assicurazioni diventa sempre più difficile, per via degli elevati costi che gli agricoltori devono sostenere per sottoscrivere le polizze più complete e per la rarefazione delle opzioni di copertura offerte dalle compagnie, le quali hanno visto ridursi la redditività negli ultimi anni, per via della crescita dei risarcimenti da corrispondere. Il fondo di mutualizzazione a valenza nazionale è considerata una soluzione che va nella direzione di aumentare gli strumenti di gestione del rischio per le imprese agricole e contribuire alla maggiore sostenibilità dell’intero sistema, comprese le imprese assicurative. Il meccanismo è all’apparenza semplice e si basa sul versamento di quote di adesione annuale al fondo da parte degli agricoltori e nella relativa costituzione di una riserva da utilizzare per indennizzare i danni, allorquando si verifichino eventi avversi. Lo stanziamento deciso nella legge di bilancio consente di partire subito e di mettere a punto lo strumento, in modo che dal 2023 si possa operare su scala nazionale, coinvolgendo l’intera platea degli agricoltori italiani.

Tra le altre misure della legge di bilancio ci sono lo stanziamento di risorse aggiuntive per le polizze agevolate, con 50 mln per il 2022 che crescono a 80 per il 2023 ed annate successive; la proroga dell’esenzione dei redditi domenicali ed agrari ai fini Irpef, la conferma della decontribuzione per i giovani agricoltori ed il rifinanziamento dei fondi mais e soia, grano duro, sviluppo filiere.
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