Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Come affrontare al meglio il rischio da calamità naturali? Tema importantissimo in Italia, dove 5,8 milioni di persone sono esposte a un elevato rischio idrogeologico e 21,8 milioni a elevato rischio sismico. Le difficoltà della finanza pubblica rendono sempre più difficile continuare a utilizzare risorse pubbliche per interventi risarcitori ex post. Dunque per non lasciare privo di tutele questo importante diritto sociale si rende necessario esplorare altre possibilità.
La liquidità non fa difetto ai grandi imprenditori italiani. Il vero testa a testa, in fatto di disponibilità di capitali nelle casseforti di famiglia, è quello tra Leonardo Del Vecchio (patrimonio totale di Delfin pari a 27,1 miliardi) e John Elkann. Quest’ultimo è difatti il primo socio della società semplice Dicembre (60%) al vertice della galassia industriale che fa riferimento a Exor, la holding quotata ad Amsterdam (capitalizzazione superiore ai 20 miliardi) ai massimi storici grazie soprattutto all’exploit di borsa della partecipata (24,05% pari al 36,82% dei diritti di voto) Ferrari, alla ricca plusvalenza di 2,3 miliardi di dollari (1,99 miliardi di euro) che incasserà dalla vendita di Partner Re a Covea per 9 miliardi di dollari (7,7 miliardi di euro) e che si andrà ad aggiungere ai 900 milioni di dollari (779 milioni di euro) già incamerati a titolo di dividendi e altre forme di remunerazione.
Nuovo modello commerciale trainato dal digitale, crescita di volumi e redditività nei business strategici e messa a pieno regime delle fabbriche prodotto. Sono questi i pilastri del nuovo piano industriale che Banco Bpm ha presentato venerdì 5 novembre, incassando l’approvazione del mercato. A fine seduta infatti il titolo dell’istituto ha guadagnato il 5,03% a 2,9 euro. Per quanto riguarda i target l’istituto guidato dall’ad Giuseppe Castagna stima un utile netto pari a 740 milioni nel 2023 e a oltre un miliardo nel 2024 e un rote superiore al 9% al 2024. Il Cet 1 ratio è visto al 14,4% al 2024, mentre il dividend payout in arco piano è stimato al 40%. Nel piano è previsto un forte impulso al derisking: il gross npe ratio si attesta al 4,82% al 2024 con un cost of risk di 48 punti base al 2024, senza contare un ulteriore de-risking per 650 milioni giá spesato nel costo del credito dei primi nove mesi del 2021.
Il metodo di calcolo contributivo espone il lavoratore a una serie di rischi, da quello legato all’attività lavorativa a quello economico, essendo i contributi versati rivalutati sulla base dell’andamento del pil, a quello demografico che impatta sulla revisione periodica dei coefficienti di trasformazione. MF-Milano Finanza ha approfondito i meccanismi del contributivo con l’aiuto di Alberto Cauzzi, ad di Epheso, società che progetta e realizza strumenti e metodologie per il supporto alla consulenza assicurativa, previdenziale e finanziaria.
Intesa SanPaolo Vita propone questo prodotto che opera in due fasi temporali, dove nella prima si ha la garanzia del capitale

  • La raccolta Mediolanum verso 1 mld
Banca Mediolanum ha messo a segno in ottobre una raccolta netta totale pari a 994 milioni di euro. I nuovi mutui e prestiti sono ammontati a 331 milioni e la raccolta di polizze protezione a 15,1 milioni di euro. «Il quarto trimestre inizia con il ritmo di marcia migliore, con dati robusti su tutte le linee di business che ci proiettano verso una fine dell’anno eccellente», ha riferito l’a.d. Massimo Doris. «Ottobre si è rivelato uno dei mesi più forti di questo 2021, con la raccolta netta di quasi un miliardo che raggiunge i 7,43 miliardi da inizio anno, in forte crescita rispetto ai già ottimi risultati del 2020. Per quanto riguarda il risparmio gestito, la raccolta di 603 milioni conferma una preferenza da parte dei clienti per le soluzioni assicurative, portando a 5,23 miliardi il progressivo, in aumento del 66% rispetto al 2020 e con una buona crescita nel segmento Private e wealth. Sono certo che il 2021 ci riserverà, ancora una volta, risultati da incorniciare».

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  • Il nuovo piano Banco Bpm Un miliardo di utili al 2024 e fusioni nel congelatore
La strategia di rilancio di Banco Bpm, esposta dall’ad Giuseppe Castagna, passa per tre «pilastri fondamentali » e tre «fattori abilitanti». Il primo pilastro è il nuovo modello commerciale digitale, che da cinque anni ha già ridotto del 36% le filiali e portato all’83% le operazioni in remoto. Al 2024, a fronte di un 90% di operazioni digitali, altre 200 filiali spariranno, per l’uscita di 1.600 dipendenti e 800 assunzioni. L’altro pilastro è la crescita dei volumi commerciali, di un 5,9% annuo fino al 2024 sulle commissioni del risparmio (viceversa il margine d’interesse salirà di un misero 0,4%, anche per il venir meno dei prestiti Tltro Bce e l’alleggerimento sui Btp). Terzo pilastro, il futuro riacquisto delle quote di Cattolica e Covea nelle compartecipate bancassicurative, che ne aumenterà le commissioni del 21,4% l’anno.

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