Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Intesa Sanpaolo archivia un trimestre al di sopra delle stime del mercato e si prepara al nuovo piano industriale, atteso per febbraio. Il gruppo guidato da Carlo Messina ha chiuso il periodo giugno/settembre con un utile netto di 983 milioni, un numero non confrontabile con i 3,8 miliardi dello stesso periodo del 2020 (che includevano il goodwill negativo per l’acquisizione di Ubi) e comunque al di sopra dei 798 milioni previsti dal consensus.
Pare che ci sia addirittura qualche hedge fund talmente convinto che sarebbe arrivato il rilancio, e quindi una proroga, che si è trovato alla fine nell’impossibilità tecnica di consegnare a Generali le azioni di Cattolica nei tempi previsti. Di certo non accadeva da anni che un’offerta pubblica di acquisto rilevante (Yoox nel 2018) si chiudesse a Piazza Affari senza un ritocco sul prezzo.
Anima nei nove mesi ha registrato un utile netto di 176,3 milioni (+71%), avendo anche beneficiato dell’impatto positivo, per 24,3 milioni, relativo all’affrancamento fiscale degli intangibili. La raccolta netta è stata positiva per 2,4 miliardi (oltre il doppio dell’anno precedente); il totale delle masse gestite a fine settembre era di 199,6 miliardi, in aumento di oltre 11 miliardi.

Rivalutazione extra per le rendite dell’Inail. Dal 1° gennaio, infatti, le retribuzioni per il calcolo delle prestazioni per infortuni e malattie professionali salgono di 4,9%. A stabilirlo due decreti del ministero del lavoro, pubblicati nella sezione pubblicità legale del sito web, che aggiornano i rispettivi valori.
Ottobre da paura per il superbonus. Le detrazioni previste a fine lavori arrivano a quota 10,7 miliardi di euro. Sono i dati del 110% riferiti al 31/10/2021, pubblicati da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

  • Generali, svolta in Italia con Cattolica Il ramo danni a Trieste e Unipol
  • Consob multa Cattolica
Consob ha irrogato una sanzione da 90mila euro a Cattolica per le modalità di revoca delle deleghe all’ex amministratore delegato Alberto Minali, fotto avvenuto a fine ottobre 2019. È quanto riporta il bollettino dell’Authority che sottolinea come la compagnia avesse già iniziato in settembre l’iter decisionale che avrebbe poi portato alla sfiducia di Minali.
  • I camion senza autista? Sono già in strada
  • Alla Consulta le regole sulla responsabilità civile dei magistrati

Handelsblatt

 

  • Il ceo di Munich Re invita gli stati a fare di più per proteggere il clima
Il CEO del riassicuratore spera in un maggior numero di partenariati stato-privati, condizioni quadro chiare e una gestione strutturata del rischio a livello statale.
Il settore assicurativo gioca un ruolo importante nel cammino verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico. Sia come investitore che come assicuratore, può giocare un ruolo decisivo nel plasmare la trasformazione. “Vogliamo aiutare le nuove tecnologie per un’economia a basse emissioni di carbonio a raggiungere una svolta”, promette quindi Joachim Wenning, CEO del riassicuratore Munich Re, a margine della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Glasgow. Allo stesso tempo, invita i governi di tutto il mondo a fare la loro parte per proteggere il clima: “Il tempo stringe, e in molti casi mancano ancora condizioni quadro affidabili”. Sono necessarie più soluzioni assicurative in cooperazione tra Stati e assicuratori, una gestione strutturata del rischio e tabelle di marcia più concrete per l’espansione delle energie rinnovabili per proteggersi dalle perdite dovute alle catastrofi naturali.