Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Europ Assistance Italia, compagnia del gruppo Generali, ha inaugurato ieri la sua nuova sede al building U15 nel complesso “Gli uffici nel verde” di Assago, in provincia di Milano. Il cambio di residenza è solo uno dei tasselli che compongono un processo più ampio denominato “Nuova Eura” che vede una decisa innovazione nel modo di lavorare.
È fissato per questa mattina in Ania a Milano l’incontro tra le segreterie nazionali dei sindacati e Verti per i tagli del personale annunciati dalla compagnia del gruppo spagnolo Mapfre. Una riorganizzazione profonda considerando che nei giorni scorsi il gruppo guidato da Enrique Flores Calderon, come anticipato da MF-Milano Finanza, ha convocato le rappresentanze sindacali dichiarando un esubero di 325 lavoratori su un totale di 605.
Si parte dello 0,14% del capitale, che è già stato venduto, ma l’intenzione di De Agostini, come nell’aria da giorni, è di cedere l’intera quota dell’1,44% detenuta in Generali Assicurazioni. Ieri l’annuncio ufficiale dal gruppo di Novara che ha subito chiarito che, in ogni caso, non mollerà del tutto la quota. Almeno fino alla prossima assemblea di Generali che a primavera sarà chiamata a rinnovare l’intero consiglio di amministrazione.

L’Italia è una spugna fiscale attira ricchi. È il paese fiscalmente più aggressivo in Europa per attirare stranieri ad alto reddito grazie all’imposta forfettaria da 100.000 euro in vigore dal 2017. Fenomeno in costante aumento, dato che nel 2020 ha attirato 592 Paperoni, rispetto ai 99 del primo anno di introduzione della misura. È quanto afferma il nuovo report pubblicato dall’osservatorio fiscale dell’Ue «Nuove forme di concorrenza fiscale nell’Unione europea: una ricerca empirica».
Scuole «ambienti a rischio». Firmato: Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute. Tanto più con la variante Delta contagiatissima e prevalente in Italia, la diminuzione della protezione vaccinale dopo 6 mesi, il freddo che porta a un maggior affollamento nei luoghi chiusi. Del resto, a guardare la situazione epidemiologica attuale e a confrontarla con quella di un anno fa nei report dell’Iss (istituto superiore di sanità) la fotografia è nitida.
Per il superbonus piace lo sconto in fattura. Al 30 settembre 2021 sono state comunicate 74.564 operazioni di cessione del credito e 542.715 operazioni di sconto in fattura mentre in dichiarazione i contribuenti hanno scelto la vecchia strada della detrazione in 12. 540 casi. Sono queste le elaborazioni dati predisposte dal ministero dell’economia in risposta ai quesiti presentati da Emiliano Fenu, (M5S) e dalla commissione finanze del Senato.
I nuovi obblighi imposti dal decreto anti-frodi, ovvero l’apposizione del visto di conformità e l’asseverazione sulla congruità dei prezzi, non si applicano ai contribuenti che hanno optato prima del 12 novembre per la cessione del credito o per lo sconto in fattura anche senza inviare la relativa comunicazione all’agenzia delle entrate.

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  • Travolto e ucciso su un monopattino
È stato investito a bordo del suo mono-pattino lungo la strada provinciale vicino a Roppolo, in provincia di Biella. È morto così Alberto Cabrio, 33 anni, residente a Dorzano. Il giovane stava viaggiando sul mezzo senza casco né giubbotto catarifrangente quando è stato travolto da una vettura che ha proseguito la sua corsa per un centinaio di metri prima che il conducente si accorgesse dell’acca-duto. Dopo l’urto l’uomo è finito contro un muretto che delimita il cortile di una vici-na pescheria: è deceduto sul colpo. Sull’in-cidente indaga la polizia stradale di Biella. Alberto Cabrio stava andando a Viverone per vedere alcuni amici che sono poi accorsi sul posto. L’incidente ha riacceso la polemica sui monopattini nonostante la stretta introdotta dalle nuove norme approvate nei giorni scorsi dal Parlamento con il decreto Infrastrutture e Trasporti.
  • Raccolta, il dato migliore dal 2017
Cresce ancora il risparmio degli italiani. Nei primi nove mesi dell’anno, la raccolta dell’industria del risparmio gestito è stata di 70 miliardi, il miglior risultato dal 2017. Nel solo terzo trimestre la raccolta è stata di 18,5 miliardi. Il patrimonio gestito ammonta a 2.544 miliardi, in crescita di 24 miliardi rispetto alla fine del secondo trimestre.
  • Generali, De Agostini dà il via alla vendita
De Agostini esce da Generali per cogliere con i proventi nuove opportunità di investimento. Il gruppo ha reso noto ieri di «aver avviato un progetto di dismissione progressiva della propria partecipazione» nella compagnia di assicurazioni, pari all’1,44% del capitale. E sempre ieri Leonardo Del Vecchio ha comunicato di aver fatto la scorsa settimana un nuovo passo avanti a Trieste comprando un pacchetto pari allo 0,08% e portando così la sua quota al 5,71% L’uscita sarà graduale e De Agostini, attraverso l’utilizzo di strumenti derivati (per il momento ne è stata data esecuzione in relazione a una prima tranche dello 0,14%), continuerà a esercitare il diritto di voto in Generali. Lo precisa una nota del gruppo in vista dell’assemblea del Leone di Trieste che, nell’aprile 2022, sarà chiamata tra l’altro a deliberare in merito al rinnovo degli organi sociali. De Agostini, in sintonia con il primo azionista a Trieste, Mediobanca, che detiene il 17,2% dei diritti di voto, è favorevole alla presentazione della lista del consiglio di amministrazione e alla conferma del group ceo Philippe Donnet: nella nota il gruppo «esprime il proprio apprezzamento per l’operato del management della compagnia assicurativa, del quale ha condiviso obiettivi e valori, nonché la stima e sintonia nei confronti di Donnet, che nel corso degli ultimi due mandati ha saputo distinguersi per la visione strategica, la competenza tecnica e la completezza manageriale, qualità che si sono tradotte in eccellenti risultati industriali e finanziari».

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  • De Agostini vende Generali ma vota Donnet
Dopo 16 anni il gruppo De Agostini si prepara a valorizzare la sua partecipazione in Generali. La vendita arriva dopo lo stacco del dividendo da 0,46 euro e prima del piano industriale di Philippe Donnet, ma il gruppo di Novara conferma la fiducia al management «che ha saputo creare valore». Per questo, senza fretta, venderà in Borsa l’1,46% del Leone, ma non i diritti per votare la lista del management all’assemblea 2022. Le famiglie Boroli-Drago hanno in carico le azioni a 15,5 euro e approfittano delle quotazioni del titolo salite a 18,4 euro – anche grazie ai rastrellamenti dei soci del patto per passare all’incasso. Con gli oltre 400 milioni di proventi che arriveranno con la vendita della quota Generali a Novara si studiano già nuovi investimenti, capaci di creare ancora più valore. Per un socio che vende ce ne sono altri che comprano e si chiamano Caltagirone e Del Vecchio, che da settembre, giorno dopo giorno continuano ad accumulare azioni anche se a differenza dei Boroli e dei Drago, non sono entusiasti della gestione francese. E così, in primavera, a sostenere Donnet oltre a Mediobanca (12,9%) e al suo 4,4% preso a prestito, ci sarà anche un 1,46% di ex azionisti che votano senza avere le azioni.

  • La ricetta di Covéa per tenere sotto controllo il costo delle riparazioni auto
La compagnia francese si affida alla formazione delle sue officine e dei partner periti. Si basa sull’esperienza sivluppata nel proprio centro tecnico Cesvi France, dove vengono sviluppate tecniche di riparazione che permettono di controllare meglio i costi e vengono formate circa 2000 persone all’anno