Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Si riducono gli attacchi informatici in Italia nel terzo trimestre, ma aumenta il numero di quelli che vanno a buon fine, con 93 incidenti a fronte di 166 attacchi. A sottolinearlo è l’ultimo rapporto, visionato in anteprima da MF-Milano Finanza, sulle minacce informatiche dell’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia, che sarà presentato oggi durante l’Apulia Cybersecurity Forum a Bari.
Dall’Ue arriva un aiuto regolamentare al modello di bancassurance nell’ambito delle proposte legislative appena varate dalla Commissione di Bruxelles per introdurre in Europa le ultime regole di Basilea 3. Un primo effetto è stato dare un vantaggio patrimoniale soprattutto alle banche francesi, come probabile compensazione dei nuovi limiti all’uso dei modelli interni (attraverso il cosiddetto output floor). Le conseguenze potrebbero però andare oltre e influenzare in futuro i modelli di business spingendo gli istituti europei a valutare con maggiore attenzione partecipazioni in società assicurative.
Generali Assicurazioni ha registrato nei primi nove mesi dell’anno un utile netto di 2,25 miliardi di euro, in crescita del 74% dagli 1,297 miliardi dell’analogo periodo del 2020, battendo il consensus degli analisti di 2,13 miliardi. Come riporta MF-Dowjones i premi lordi del gruppo ammontano a 54,899 miliardi, evidenziando un aumento del 6,4%, sostenuto dallo sviluppo di entrambi i segmenti, Vita e Danni.
Poste Italiane ha alzato le guidance 2021 e dopo i conti del primo trimestre 2022 potrebbe fare altrettanto con i target del prossimo anno, aggiornando nel contempo il piano strategico al 2024. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha chiuso i primi nove mesi d’esercizio riportando un utile netto in crescita del 31% a 1,2 miliardi, mentre nel terzo trimestre l’incremento è stato del 14% a 401 milioni. I ricavi del settore assicurativo sono invece diminuiti del 10,4% anno su anno, a 406 milioni di euro (+22,1% nei nove mesi del 2021, a 1,5 miliardi). Anche i ricavi del Ramo Vita, su base annua, sono diminuiti nel trimestre del 10% a 376 milioni (+24,9% anno su anno pari a 1,4 miliardi. I ricavi del segmento Servizi finanziari sono aumentati invece nel trimestre dell’11,2% a 1,3 miliardi.
Non credo che possa scandalizzare il progetto volto a disciplinare per via legislativa presupposti e criteri per la formazione, da parte del cda di una società, della lista dei candidati destinati a succedere. È quanto sta accadendo con la proposta dei senatori Luciano D’Alfonso ed Emiliano Fenu, rivelata da MF-Milano Finanza, che potrebbe assumere anche la veste di un emendamento da introdurre in un decreto.
  • Credem raddoppia gli utili, redditività al 13,4%
Credem ha chiuso i primi nove mesi d’esercizio riportando un utile netto consolidato in crescita tendenziale del 98,1% a 275,8 milioni di euro, incremento influenzato dall’apporto positivo contabile legato all’acquisizione di CariCento. Il margine d’intermediazione si è poi attestato a 949,6 milioni, in progresso del 6,1% anno su anno. Flette invece dello 0,6% a 361,7 milioni il margine finanziario, mentre quello da servizi aumenta del 10,7% a 587,9 milioni. Sul fronte della redditività, l’istituto guidato dal dg Nazzareno Gregori ha conseguito un rote del 13,4%. Nel periodo è inoltre proseguito il supporto all’economia reale. Nel dettaglio, il controvalore dei prestiti concessi alla clientela è cresciuto dell’11,9% anno su anno a 31,5 miliardi di euro. Per i soli mutui, la progressione da gennaio è stata del 15,1% a 1,4 miliardi. La raccolta complessiva da clientela è inoltre migliorata del 18,5% a 88,48 miliardi. Circa 64.000 sono i nuovi clienti acquisiti nel corso dei nove mesi in esame.
  • Azimut segna record di profitti a quota 322 milioni
Azimut ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato di 322,4 milioni rispetto ai 230,2 milioni nell’analogo periodo 2020. I ricavi si sono attestati a 866,3 milioni (da 728,5). Il totale delle masse gestite a fine settembre 2021 raggiunge 52,4 miliardi e se comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze arriva a 78,6 miliardi (il dato a fine ottobre raggiunge 80,6 miliardi, il più alto mai raggiunto dal gruppo). La raccolta netta totale nei primi nove mesi dell’anno è stata di 15,3 miliardi (16,4 miliardi a fine ottobre), di cui quasi 2 miliardi fanno riferimento alla raccolta nel segmento dei private markets, che ha rappresentato quasi il 50% della raccolta in fondi del gruppo da inizio anno. In forte crescita anche il business internazionale che a oggi rappresenta il 39% del patrimonio di gruppo. La posizione finanziaria netta consolidata a fine settembre 2021 risultava positiva per circa 121 milioni (dai 58 milioni di fine giugno).

Sino al 31 dicembre 2024, non ci sarà nessun aumento dell’età pensionabile. Ciò in quanto non si creerà il programmato incremento della «speranza di vita» dal 1° gennaio 2023. Di conseguenza, sia l’età richiesta per la pensione di vecchiaia che quella dell’assegno sociale rimane ferma a 67 anni.
Arriva l’asseverazione dei tecnici sulla congruità delle spese sostenute per tutti i bonus edili. È questa la novità del testo del decreto legge antifrodi approvato in consiglio dei ministri e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale con il numero 157.
  • Utile di Generali sopra le attese
Balzo dei profitti per Generali, che nei nove mesi ha realizzato un utile netto di 2,25 miliardi di euro, in crescita del 74% su base annua, battendo il consenso degli analisti. I premi lordi sono ammontati a 54,899 miliardi, (+6,4%), sostenuti dallo sviluppo di entrambi i segmenti Vita e Danni. La raccolta netta Vita è migliorata del 3% a 9,5 miliardi grazie alle linee unit-linked e puro rischio e malattia. Le riserve tecniche Vita erano pari a 397,5 miliardi (+3,3% rispetto a fine 2020). I premi lordi del segmento Danni hanno raggiunto i 17,509 miliardi (+6,2%). L’utile operativo è salito del 10% a 4,425 miliardi, beneficiando dello sviluppo dei segmenti Vita, Asset management e Holding e altre attività. Resiliente il contributo dei Danni nonostante la maggiore incidenza dei sinistri catastrofali. La profittabilità tecnica del Vita ha visto il New business margin al 4,76% dal 4,10% di gennaio-settembre 2020. Il combined ratio si è attestato a 91,3% (+1,6 punti percentuali).

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  • Generali: 1 miliardo per acquisizioni Donnet al lavoro sulle strategie
«I risultati dei nove mesi confermano l’ottima redditività del gruppo, sono pienamente in linea per completare con successo il piano strategico che si conclude a fine 2021 e rappresentano una solida base per il nuovo piano triennale che presenteremo al mercato il 15 dicembre». Così Cristiano Borean, cfo di Generali, ha commentato i conti del gruppo assicurativo ai 9 mesi, chiusi con il risultato operativo in crescita del 10% a 4,4 miliardi, premi lordi in aumento del 6,4% a 54,9 miliardi, l’utile netto che fa un balzo del 74% a 2,25 miliardi, il solvency ratio che registra un incremento di 10 punti al 233%, gli asset gestiti che crescono del 4,2% a 682 miliardi.

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  • Generali raddoppia l’utile a 2,25 miliardi con polizze e gestioni
Generali quasi raddoppia l’utile netto nei primi nove mesi 2021, sfruttando la corsa di risparmi e mercati, portano miglioramenti a doppia cifra negli ambiti di riferimento. L’utile netto cresce del 74% a 2,25 miliardi, con una solidità patrimoniale (Solvency II) salita al 233%. «I risultati confermano l’ottima redditività, l’eccellenza tecnica, l’andamento profittevole di tutti i business e un patrimonio Solvency ratio ai vertici del settore – ha detto il direttore finanziario Cristiano Borean -. Dati pienamente in linea per completare con successo il piano strategico, e solide basi al nuovo piano triennale». L’ad Philippe Donnet lo presenterà al mercato il 15 dicembre: sarà la sua terza volta e chiederà per realizzarlo il rinnovo all’assemblea 2022, che s’annuncia combattuta per l’ostilità al tris dei soci forti Caltagirone e Del Vecchio. Sul mercato le attese sono di un piano in “robusta continuità”, con obiettivi più ambiziosi e le principali novità legate a temi industriali e alla trasformazione digitale. Niente fuochi d’artificio, pur se ieri Borean ha ricordato che «c’è ancora un miliardo in cassa per fare acquisizioni».

  • Generali, l’utile a 2,2 miliardi (+74%) Cresce l’attesa per il nuovo piano
  • Zurich, nei 9 mesi premi danni a +14%
Zurich ha registrato nei primi nove mesi dell’anno un aumento del 14% della raccolta premi nei Danni a 31,15 miliardi di dollari, mentre nel Vita i premi su base Ape (Annual Premium Equivalent) sono cresciuti del 7% a 2,8 miliardi. Negli Usa le attività con il partner Farmers Exchanges hanno segnato un incremento dei premi lordi del 19% a 18,2 miliardi e le commissioni ottenute da Farmers Management Services sono salite del 13% a 3,1 miliardi. L’indice di Swiss Solvency a fine settembre era stimato al 203%, in progresso di 21 punti rispetto al 2020.
  • Ivass, tecnologia banco di prova per tutti Ania, i premi 2021 sfiorano i 145 miliardi

  • Bancassurance all’offensiva sull’assicurazione mutui
Crédit Agricole si dice favorevole a modificare la legge per limitare le differenze di prezzo tra le assicurazioni sui mutui distribuite dallo stesso attore, in relazione alle condizioni di salute dell’assicurato o all’età

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  • Aumentano le richieste di protezione contro i rischi naturali – I ministri della giustizia discutono sull’assicurazione obbligatoria
Dopo la catastrofe delle inondazioni in Renania e nell’Eifel, la domanda per l’assicurazione degli edifici contro le inondazioni e le forti piogge sta aumentando significativamente. “Gli assicuratori hanno registrato circa 400.000 nuove polizze di assicurazione contro i rischi naturali per gli edifici residenziali nel terzo trimestre”, ha detto il direttore generale dell’Associazione tedesca delle assicurazioni (GDV), Jörg Asmussen, giovedì. Normalmente, ci sono solo da 50.000 a 100.000 nuovi contratti in un trimestre. Ma anche con questo, solo circa la metà delle case private in Germania sarebbe assicurata non solo contro incendi, grandine e tempeste, ma anche contro altri pericoli naturali alla fine dell’anno – troppo poco, secondo GDV.