NEL RAPPORTO 2021 CERVED ANALIZZA LO STATO DI SALUTE DELLE PICCOLE E MEDIE AZIENDE
di Luca Gualtieri
Anche se gli effetti della pandemia sul tessuto produttivo italiano sono stati asimmetrici, mediamente i conti delle piccole e medie imprese hanno resistito all’ondata. A metterlo nero su bianco è il rapporto Cerved Pmi 2021 che fotografa l’evoluzione delle pmi e dei loro principali indicatori economico-finanziari attraverso l’emergenza Covid. L’analisi riguarda le 160 mila società di capitale che rispettano i requisiti europei di piccola e media impresa (10-250 addetti e 2-50 milioni di euro di ricavi) e che danno lavoro a 4,5 milioni di addetti. Inevitabilmente, molte voci di bilancio sono precedute dal segno meno: i ricavi aggregati sono scesi fra 2019 e 2020 dell’8,8%, con effetti più intensi per le piccole aziende (-9,2% per quelle con 10-50 addetti). Anche la redditività lorda è calata del 14%, con punte del 67% per quelle che hanno subito gli impatti più intensi del Covid, mentre è più che raddoppiato il numero di pmi che ha chiuso l’esercizio in perdita, dal 16% del totale nel 2019 al 33% nel 2020.
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