Nel 2020 gli infortuni sul lavoro del settore trasporti sono state 29.254, in netto calo rispetto al 2016 (-32,1%), ma anche rispetto al 2019 (-25,8%). Nello stesso anno 165 vittime professionali, in aumento dal 2016 (+23,1%) e dal 2019 (+41,0%).

Nell’ultimo quinquennio il settore trasporti ha prodotto in media il 5,5% del valore aggiunto nazionale, riducendosi al 5,1% nel 2020, con un decremento del 14,3% rispetto al 2016 e -18,3% rispetto all’anno precedente; nettamente superiore la perdita in relazione al complesso delle attività economiche, rispettivamente pari a -6,0% e -8,7%.

Il trasporto terrestre e mediante condotte da solo rappresenta la metà del valore aggiunto del settore ed è quello che ha registrato la riduzione maggiore nel quinquennio seguito, in misura inferiore, dai servizi postali e attività di corriere. Cresciuto invece il magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, passato da 29,5 a 31,7 miliardi di euro.

settore trasporti

L’occupazione nel settore trasporti

Nel quinquennio i trasporti hanno occupato in media circa 1,2 milioni di persone, il 4,7% del totale delle attività lavorative, con un incremento pari al 2,6% nel quinquennio, superiore alla media nazionale che è stata pari allo 0,5%.
Nell’ultimo anno di crisi pandemica si è registrata invece una perdita del 1,1%, comunque ridotta rispetto al complesso (-2,1%). Molto più accentuata la perdita in termini di ore lavorate: -8,1% nel quinquennio e -11,0% rispetto al 2019, in linea con la media nazionale.

La quota maggiore di occupazione si registra nel trasporto terrestre e mediante condotte
(nella media del quinquennio osservato la metà degli occupati e delle ore lavorate),  seguito dal magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (un terzo dei lavoratori
e delle ore effettivamente prestate).

Nel 2019 erano attive quasi 120mila imprese, di cui 92mila nel trasporto terrestre e 23mila nel magazzinaggio. Si tratta per lo più di aziende di piccole dimensioni, con meno di 10 dipendenti (9 casi su 10). Solamente nel caso di trasporto aereo l’85,4% delle imprese ha un numero di addetti inferiore a 250.

Settore trasporti e magazzinaggio: frenano le denunce, ma accelerano i decessi

Il settore dei trasporti e magazzinaggio comprende una serie di attività eterogenee che includono non soltanto il trasporto di merci e persone, ma anche i servizi postali e di corriere, il magazzinaggio delle merci e le attività di supporto che vanno dalla gestione di strade, stazioni di autobus e parcheggi alla movimentazione delle merci.

Nel 2020 le denunce di infortunio sul lavoro del settore sono state 29.254, in netto calo rispetto al 2016, quando si contavano oltre 43mila casi (-32,1%), ma anche rispetto al 2019 (-25,8%).

Nello stesso anno 165 vittime professionali, in aumento dal 2016 di una trentina di casi (+23,1%) e di una cinquantina dal 2019 (+41,0%). I dati 2020 sono fortemente influenzati dalla pandemia da coronavirus che per parte dell’anno ha ridotto le attività a quelle essenziali e rallentato anche il trasporto di merci e passeggeri, ma non le attività postali e di corriere che anzi sono aumentate per l’impossibilità di acquistare direttamente nei negozi e per la paura stessa del contagio che ha spinto molti all’acquisto on line.

Oltre il 40% degli infortuni del settore riguardano il trasporto terreste, il 31% le attività di magazzinaggio, più di un quarto dei casi i servizi postali e di corriere, residuali le denunce negli altri comparti.

Rispetto al 2019 il calo degli infortuni sul lavoro è generalizzato, ma il comparto produttivo che ha subito la contrazione minore è stato quello delle attività dei servizi postali e delle attività di corriere (inferiore al 10%); è proprio in questo settore che si conta il maggior numero di contagi professionali da SARS-CoV-2, infatti, alla stessa data di rilevazione del 30 aprile 2021, su 2.400 denunce nei trasporti, 1.600 circa si riferiscono proprio ai servizi postali e di corriere.

Diverse le considerazioni per i decessi, che registrano un aumento dell’incidenza nel settore dei servizi postali e delle attività di corriere (25 vittime su una media di 7/8 nel quadriennio 2016-2019) e un calo nel solo comparto del magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (-17,4%). All’aumento dei decessi ha contribuito il Covid-19: delle 49 vittime del 2020, 17 afferiscono ai servizi postali e attività di corriere.

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