di Maria Sole Betti
Partite Iva in crescita del 180% grazie al commercio online dei soggetti non residenti nel terzo trimestre 2021. È questo il trend delineato per le aperture di nuove partite Iva, che tra luglio e settembre di quest’anno si attestano complessivamente a 107024. Stando all’aggiornamento delle stime pubblicate ieri dall’Osservatorio sulle partite Iva del Ministero dell’economia e delle finanze, i numeri sarebbero in crescita con un +1,4% complessivo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’incremento generale, tuttavia, sarebbe dovuto in larga parte ai soggetti «non residenti» (+180%), soprattutto in relazione alle vendite di beni e servizi online. Il commercio registra sempre il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 25,1% del totale, ma anche la quota dei “non residenti” continua anche questo trimestre a trainare la distribuzione degli avviamenti, oltre a costituire quasi l’11% del totale delle nuove aperture.
In calo invece le aperture delle altre forme giuridiche, specialmente le società di persone che registrano un -8,2%. Seguono la flessione anche le società di capitali (-5,9%) e le persone fisiche (-5,5%). Nonostante questo, le aperture di partite Iva sarebbero nel 66,2% dei casi riconducibili a persone fisiche, contro il 20,2% delle società di capitali e il 2,7% delle società di persone. Le persone fisiche si affermerebbero al primo posto quanto ad aperture anche in questo trimestre, dimostrando stabilità in riferimento alla ripartizione di genere, età e luogo di nascita. Il 62,5% delle attività aperte sarebbero infatti riconducibili a maschi, il 48,8% a giovani under 35 (contro il 30,6% degli avviamenti operati da soggetti in fascia 36-50 anni) e il 20,2% a soggetti nati all’estero. Ad ogni modo, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, tutte le classi mostrerebbero un calo di avviamenti, dal -6,2% delle due classi più giovani al -1,8% della più anziana.
Quanto invece alla ripartizione territoriale, stando alle stime dell’osservatorio, il 49,2% delle nuove aperture si localizzerebbe al Nord, il 20,3% al Centro e il 29,7% al Sud e Isole. In confronto allo stesso periodo dell’anno precedente però si evidenziano quest’anno andamenti molto difformi in relazione agli avviamenti. In incremento quello al Nord, con +34,1% per il Friuli V.G., +29,8% per la Lombardia e +13,5% per il Veneto. In flessione invece quasi tutte le Regioni centro-meridionali evidenziano flessioni, con -15,2% per la Calabria, -14,7% per Basilicata e -13,9% per l’Umbria.
Da segnalare, infine, il 3,5% del totale delle nuove aperture che ha aderito al regime forfetario, con un decremento del 3,2% rispetto al terzo trimestre 2020.
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