I premi assicurativi globali potrebbero raggiungere 10 mila miliardi di dollari (8.828 mld euro) entro il 2030: è quanto emerge da un report di Bain & Company, che fa il punto sui rischi che il mondo si troverà ad affrontare nei prossimi anni e sull’evoluzione del ruolo delle compagnie assicurative. Alcuni rischi più maturi diventeranno meno rilevanti (quelli legati all’utilizzo dell’auto di proprietà), mentre altre aree stanno diventando sempre più presenti: è il caso della criminalità informatica. Inoltre rischi già esistenti in passato stanno raggiungendo proporzioni inattese: per esempio il cambiamento climatico e le pandemie.

Questi fenomeni stanno spingendo le assicurazioni ad assumere un nuovo ruolo, passando da pagatori di sinistri a erogatori di servizi, con una forte enfasi sull’incentivazione di comportamenti atti a ridurre e prevenire il rischio complessivo. Mentre la frequenza dei sinistri auto è in calo in tutti i paesi industrializzati, Bain stima che il cambiamento climatico porterà nei prossimi 30 anni a un aumento di circa dieci volte delle perdite economiche che ne derivano. Solo nel 2020 gli Stati Uniti hanno registrato un numero record di incendi boschivi e di tempeste durante la stagione degli uragani, ma la maggior parte delle perdite dovute a queste catastrofi naturali non erano assicurate.
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