di Marco Capponi
A conferma del fatto che il 2021 sia un anno record per il risparmio gestito sono arrivati ieri i risultati di Assoreti relativi ai nove mesi conclusi a settembre. Su un totale di raccolta netta pari a 40,9 miliardi di euro (rispetto ai 30,9 del 2020), 30,5 sono ascrivibili alla voce dell’asset management, più che raddoppiati su base annua (+115,8%). In contrazione invece l’amministrato, sceso da 16,8 a 10,4 miliardi. Quasi il 30% della raccolta è stato realizzato tra luglio e settembre, nonostante la stagionalità estiva: le movimentazioni nette sono stati di 12,2 miliardi (+42,7%). Anche in questo caso il gestito l’ha fatta da padrone: 9,5 miliardi, il 78,5% del totale.Il portafoglio complessivo delle reti ha raggiunto così un nuovo record: 757 miliardi, valore che avvicina le masse totali all’obiettivo dei mille miliardi entro il 2025 auspicato durante l’ultima edizione del Salone del Risparmio di Milano. La componente gestita, 534 miliardi, è aumentata del 20,7% rispetto al 2020.

Scorporando le voci dell’asset management, tra gennaio e settembre gli Oicr hanno registrato afflussi per 12,1 miliardi, quasi triplicati rispetto ai 4,6 dello scorso anno. A spiccare è soprattutto la voce dei fondi aperti esteri, superiori agli 11 miliardi. Positivo, e pressoché raddoppiato, anche l’apporto delle gestioni patrimoniali individuali, la cui raccolta è stata di 5,2 miliardi (dai 2,7 del 2020). Ulteriori 13,2 miliardi sono arrivati dai prodotti assicurativi e previdenziali: un valore più che doppio rispetto ai 6,8 dei nove mesi dello scorso anno. (riproduzione riservata)
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