Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Nessuna smentita categorica da parte del sottosegretario del Mef, Pier Paolo Baretta, sulla possibilità di una patrimoniale. Quanto basta per diffondere stupore e sconcerto. Ma dietro le parole pronunciate dall’esponente del Pd lunedì 23 nel corso dell’evento Censis-Tendercapital c’era molto altro. «Siamo in grado di evitarla (la patrimoniale, ndr) nella misura in cui siamo nelle condizioni di favorire che il risparmio privato non resti bloccato, ma diventi un pezzo di una parte importante degli investimenti», spiegava il sottosegretario all’Economia, facendo poi riferimento agli investitori istituzionali, in grado di canalizzare il risparmio privato verso l’economia reale. E proprio su questo sarebbe al lavoro il governo, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza. Al Mef, in particolare, si starebbe ragionando della possibilità di mettere in campo qualche forma di incentivo per gli investitori istituzionali, casse previdenziali e fondi pensione in primis, per indurli a puntare di più sull’economia reale. I due attori sotto la lente dell’esecutivo infatti possono contare su un patrimonio di oltre 280 miliardi (circa 96 miliardi le casse e 185 miliardi i fondi) oltre il 15% del pil nazionale, risorse che se incanalate in parte verso il tessuto produttivo potrebbero avere un impatto significativo.
L’entrata in vigore della nuova definizione di default (inadempienza), prevista per il 1° gennaio 2021 in armonizzazione con la normativa europea, rischia di avere un impatto devastante sul sistema dei crediti commerciali delle imprese, in particolare quelli ceduti attraverso il factoring, che a fine 2019 erano 255 miliardi, pari al 14% del pil nazionale. Secondo uno studio di Assifact, l’associazione delle società di factoring, con le nuove regole si dovrebbero riclassificare da un giorno all’altro come deteriorati il 25% delle esposizioni verso le imprese, il 30% delle esposizioni verso amministrazioni pubbliche centrali, il 63% delle esposizioni verso amministrazioni locali e addirittura il 94% delle esposizioni verso enti del settore sanitario, con un impatto sul sistema creditizio italiano stimabile tra 7,6 e 12 miliardi di euro in termini di nuovi non performing loans (npl). Il fenomeno è dovuto all’applicazione di soglie più basse per i tempi di pagamento e di una diversa modalità di calcolo dei giorni di scaduto prevista dalla nuove norme, con la creazione di un effetto contagio per la propagazione del default a livello di gruppo bancario, e con un rischio sistemico ad oggi difficile da quantificare ma sicuramente tale da destare serie preoccupazioni, segnalano dall’associazione presieduta da Fausto Galmarini, in particolare per le imprese di maggiori dimensioni ed elevato standing, che godono di affidamenti anche significativi da parte del sistema bancario.
Targa Telematics ha supportato Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi, delle risorse umane e nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, nello sviluppo di Flee, il servizio di noleggio a lungo termine pay per use. Flee è una soluzione di mobilità innovativa che, grazie al know-how di Targa Telematics e alla sua piattaforma IoT basata su artificial intelligence, machine learning e big data, punta a diventare un riferimento per il settore. Il servizio si rivolge alle aziende che possono offrire ai propri dipendenti soluzioni di mobilità personalizzate, con il vantaggio di poter far rientrare nel welfare aziendale il consumo di chilometri.
  • Hig punta a un polo It da 500 milioni
L’information technology quale settore da presidiare e consolidare sfruttando il momento economico e la crescita del settore. È questa una delle priorità di Hig Capital, il fondo di private equity, guidato in Italia da Raffaele Legnani, che dopo aver definito tra giugno e settembre le acquisizioni di Project Informatica (ricavi per 127 milioni) e Dgs (115 milioni di fatturato) vuole dare vita a un polo nazionale dell’It e della cyber security definendo nei prossimi anni altre quattro acquisizioni nel settore per arrivare a dare vita a un gruppo da 500 milioni di giro d’affari aggregato puntando su aziende presenti in regioni quali, per esempio, il Veneto. Nel frattempo il fondo, che ha 42 miliardi di dollari di capitale in gestione, ha definito la raccolta, da 1,1 miliardi di euro, di Europe Capital Partners III.

Le class action europee contro le multinazionali diventano realtà. Con l’approvazione di martedì, il Parlamento europeo ha infatti promosso in seconda lettura la Direttiva sulle azioni rappresentative che consentirà ai gruppi di consumatori dell’Unione, tramite associazioni no profit o organismi pubblici, di intraprendere azioni collettive contro gli abusi in alcuni settori considerati strategici, come le telecomunicazioni o la protezione dei dati sensibili. Per farlo, i paesi europei dovranno mettere in piedi un meccanismo procedurale che consenta a tali enti legittimati e non agli studi legali, di intentare azioni rappresentative di natura inibitoria (cessazione o divieto) o risarcitoria (compensazione). Il rispetto degli stessi criteri in tutta l’Unione è prerequisito essenziale all’avvio di azioni giudiziarie transfrontaliere: come si legge nella nota diffusa dal Parlamento Ue, «gli enti dovranno dar prova di un certo livello di stabilità e poter rispondere della propria attività pubblica, oltre a dimostrare l’assenza di scopo di lucro». Inoltre, per quanto riguarda le azioni nazionali, dovranno rispettare i criteri previsti dalla normativa interna a ciascun paese e, una volta legittimati, «sono tenuti a mettere in atto procedure volte a scongiurare influenze esterne o l’insorgere di conflitti di interesse, in particolare se finanziati da terzi».
L’emergenza Covid-19 frena ma non interrompe la crescita in Italia del mercato analytics, ovvero degli investimenti in tutte quelle iniziative di aziende e organizzazioni per valorizzare i dati, prendere decisioni rapidamente e sviluppare, attraverso strategie guidate dai dati, il business delle imprese. Secondo l’Osservatorio Big data & Business analytics della School of management del Politecnico di Milano, nel 2020 il comparto analytics della Penisola vale 1,815 miliardi di euro, con un +6% sul 2019, dopo il +26% registrato nel 2019 sul 2018 e il +23% del 2018 sul 2017. Un +6% da considerare un ottimo risultato, in tempi di pandemia e di budget più limitati per le aziende, ma che, in base alla ricerca, mostra pure un divario che va allargandosi tra grandi aziende mature, che reinventano o accelerano la strategia data-driven, e quelle più tradizionali, che invece hanno interrotto o posticipato gli investimenti.
Il superbonus al 110% per l’efficientamento energetico e il rischio sismico sarà prorogato. Parola del ministro dello sviluppo economico. «È impensabile che il superbonus si fermi al 31 dicembre 2021», ha detto Stefano Patuanelli in audizione alla Camera di fronte alla commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria. «L’intenzione del Governo e del Parlamento è sicuramente di dare una prospettiva più ampia di quella prevista contemperando la proroga con le esigenze del bilancio e dell’utilizzo del Recovery fund. Cito tutti e due perché non è detto che la proroga debba essere finanziata solo con uno o con l’altro. Potrebbe essere finanziata in parte con fondi propri di bilancio e in parte con fondi del Recovery. Ma è impensabile che una misura così importante si fermi al 31 dicembre 2021». Il superbonus, tuttavia, «è una misura choc, pensata per rilanciare le costruzioni in crisi dal 2008. Non penso che possa accompagnare l’edilizia per i prossimi venti anni», ha sottolineato il ministro fornendo anche i primi dati sull’applicazione del beneficio. «In poco più di 20 giorni di monitoraggio dell’Enea sulle richieste per il superbonus 110%, sono 193 gli interventi presentati e autorizzati, con un’ammissione a detrazione di circa 14 milioni e 700 mila euro e con crediti per 16 milioni e 200 mila circa (numeri aggiornati al 18 novembre, ndr)». Dal 27 ottobre il portale Enea riceve le richieste per il superbonus, ci sono 5.176 assemblatori registrati. Circa il 12%-15% degli interventi che vengono proposti hanno una riduzione degli importi ammessi a detrazione.
Anche per il 2021 i contributi versati al Fondo Easi, Ente di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti da Ced, Ict, Professioni Digitali e Stp, costituito pariteticamente da Assoced e Lait e da Ugl Terziario, saranno deducibili, per un importo non superiore complessivamente a 3.615,20 euro, in virtù della conferma di rinnovo dell’iscrizione all’anagrafe dei fondi sanitari integrativi pervenuta al Fondo nei giorni scorsi da parte del ministero della salute. Lo scorso 23 ottobre il ministero della salute, direzione generale della programmazione sanitaria, ha comunicato l’avvenuto rinnovo dell’iscrizione di Easi all’Anagrafe dei fondi sanitari di cui al decreto del Ministero della salute del 27 ottobre 2009 (decreto Sacconi). Il decreto prevede che i fondi sanitari integrativi debbano destinare almeno il 20% dell’ammontare complessivo delle proprie risorse economiche annuali a una serie di prestazioni vincolate: prestazioni di assistenza odontoiatrica, di assistenza socio-sanitaria rivolta ai soggetti non autosufficienti, interventi finalizzati al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio.

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  • La legionella nell’acqua quattro morti in ospedale
Quattro decessi per legionella si sono verificati negli ultimi due anni al Policlinico di Bari ma «c’è il rischio elevatissimo che altri decessi si possano verificare ». La rete idrica che il gip Giuseppe De Benedictis definisce «sicuramente infetta da batteri» è quella di due padiglioni dell’azienda sanitaria, Chini e Asclepios, quest’ultimo tuttora epicentro della lotta contro l’emergenza Covid. Il rischio, dunque, è moltiplicato all’ennesima potenza: per questo i due padiglioni sono stati sequestrati e la Procura ha chiesto che sia imposto un termine perentorio per la bonifica. Sottrarre i reparti all’utenza in questo momento non si può, ha ragionato il gip, che venerdì deciderà se interdire l’intera dirigenza della struttura, come richiesto dal procuratore Roberto Rossi, dall’aggiunto Alessio Coccioli e dalla pm Grazia Errede. Il direttore generale Giovanni Migliore, il direttore sanitario Matilde Carlucci, il direttore amministrativo Tiziana Di Matteo, il vicedirettore sanitario Giuseppe Calabrese, il direttore dell’Area tecnica Claudio Forte sono indagati per omissione di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro reato, perché la presenza di legionella al Policlinico era nota da giugno 2018 e nulla sarebbe stato fatto per evitare che altri pazienti si infettassero. Nonostante siano arrivate ripetute sollecitazioni sia dall’interno che dalla Asl, come dimostrano le note acquisite dai carabinieri del Nas e la diffida «a non utilizzare i reparti ubicati nei padiglioni in cui è stata riscontrata la legionella in mancanza di bonifica».

  • Il benessere in azienda si mette in rete e diventa sostenibile
Se la complessità spesso frena le imprese quando si trovano di fronte al mare magnum del welfare, la non conoscenza fa tirare indietro i lavoratori. Il tema diventa allora come trasferire la convenienza degli strumenti e metterli in pratica, magari radunandoli sotto un cappello identitario forte, come la sostenibilità che oggi è il tema dei temi, secondo quanto emerso anche nell’ultimo G20. Procedendo attraverso un metodo fatto di cerchi concentrici, Bnp Paribas ha costruito un ecosistema che è stato chiamato WellMakers, in cui sono entrate le sue società, da Arval per i servizi di mobilità sostenibile a BNL con una proposta completa nel retail, private e corporate a BNP Paribas Cardif e Cargeas per il settore assicurativo fino a Findomestic nel campo del credito al consumo. Insieme a molti altri attori, da Booking.com a Edison, Feltrinelli, Jointly, Intoo e Tack TMI Italy (Gi Group), Gruppo San Donato, Samsung, Volvo. Sul piano operativo, la risposta è stata una piattaforma unica che ha riunito oltre 400 servizi e soluzioni per la salute, la prevenzione, il supporto alla famiglia, l’istruzione, la protezione casa e lavoro, il tempo libero, anche grazie alla collaborazione con DoubleYou (gruppo Zucchetti) che si occupa, tra l’altro, di formare le persone sui vantaggi economici, fiscali ed aziendali che tale strumento prevede. Servizi, soluzioni e prodotti avranno una copertura sempre più trasversale derivante dall’offerta di convenzioni anche da parte dei diversi player. Nel progetto WellMakers il concetto di benessere non è però scindibile da quello di sostenibilità. Di qui la possibilità di accedere a strumenti come il noleggio a lungo termine green, ai fondi green, ai prestiti personali green, insieme a tutte le iniziative che rientrano nelle forme più classiche del welfare.
  • Contributi subito sulle ferie non godute
«Costituisce base contributiva imponibile l’importo corrispondente alla indennità per ferie non godute nell’ipotesi in cui sia decorso il termine previsto dall’articolo 10 del Dlgs 66 del 2003 (18 mesi dopo l’anno di maturazione ndr), a prescindere dalla cessazione del rapporto di lavoro». Questo il principio di diritto espresso dalla Cassazione in una vertenza tra Inps e un’azienda relativa all’obbligo di versare i contributi sull’indennità per mancata fruizione delle ferie entro il termine massimo previsto dalla legge, anche se tale indennità non è stata effettivamente erogata.
  • Cerved Rating, sale l’allerta Pmi: default verso il raddoppio nel 2021
Già ora, con le moratorie a fare da anestetico, i default tra le imprese italiane stanno aumentando: rispetto ai mesi pre-Covid l’incremento è del 10% circa. Tanto che il tasso di insolvenza è salito da 4,5% a 5%. Ma il dato che più fotografa l’affanno delle imprese italiane è l’andamento dei rating: i declassamenti sono stati il 51% di tutte le azioni sui rating nel mese di aprile (contro solo un 3% di promozioni), il 42% a maggio, il 38% a giugno, e via via fino al 46% di settembre. I dati elaborati da Cerved Rating Agency non lasciano molto spazio ad equivoci: la crisi economica sta mietendo vittime anche in questo periodo in cui gli interventi statali (moratorie sui pagamenti e prestiti garantiti) aiutano tante imprese a restare a galla. Ma un aiuto per molte imprese ci potrebbe essere ugualmente: i minibond. Secondo i calcoli di Cerved Rating Agency, in Italia ci sono 1.700 imprese potenzialmente papabili per questo mercato.
  • Anti-hacker ancora in ascesa
La spesa in cybersecurity continua a crescere e la pandemia promette di far lievitare ancora gli investimenti. L’indicazione arriva dall’ultimo report dell’Enisa, l’Agenzia europea per la cybersicurezza che osserva come la spinta alla dematerializzazione imposta da distanziamento e smart working ha aumentato il flusso di scambi e interazioni online moltiplicando i punti di attacco vulnerabili non solo attraverso malware e attacchi web, ma anche attraverso phishing e strategie sempre più sofisticate. Gli attacchi sono aumentati anche nei confronti delle strutture sanitarie, già sotto stress a causa della pandemia, proprio per la loro centralità strategica in tutti i paesi. Tra i dati più preoccupanti c’è il fatto che molti degli attacchi non sono inizialmente rilevati dalle vittime e che la motivazione principale dietro queste operazioni è finanziaria. C’è quindi da attendersi di vedere crescere ancora gli investimenti nel cyber che nel 2019 hanno raggiunto i 103 miliardi di dollari a livello globale, segnando un +9,4% rispetto all’anno precedente. A preoccupare il continente è però la carenza di skill adeguate.