È altissimo l’interesse delle compagnie di assicurazione per il bonus fiscale introdotto a maggio scorso dal Decreto Bilancio che ha incrementato fino al 110% la detrazione delle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e per ridurne il rischio sismico. Perché le imprese assicurative non solo possono rilevare il credito fiscale ma sono anche chiamate ad offrire coperture assicurative, come quella di responsabilità civile prevista obbligatoriamente per gli asseveratori, ovvero i tecnici che devono mettere il loro bollino sulla correttezza dei lavori effettuati ai fini fiscali. «Sulla norma che riguarda le coperture assicurative degli asseveratori non c’è ancora chiarezza e andrebbe anzi sistemata in più punti», ha osservato Umberto Guidoni, responsabile della direzione business di Ania, intervenuto al webinar «La compagnia ristruttura casa», tenutosi ieri pomeriggio durante il primo giorno del Milano Festival delle Assicurazioni. Anche per Andrea Bongi, commercialista e collaboratore di ItaliaOggi nella normativa «c’è ancora più di qualche punto da chiarire». Ma intanto l’industria ha scaldato i motori e ha messo a punto le sue proposte, scommettendo sull’allungamento delle scadenza rispetto alla data del provvedimento, che per ora resta fissata a dicembre 2020. «Si tratta di un provvedimento che rappresenta una grande opportunità per il Paese, che sta decollando ora e che senza una proroga, possibilmente al 2024 non riuscirebbe certo a dispiegare i suoi effetti», ha osservato Giovanna Gigliotti, direttore tecnico Danni di UnipolSai e amministratore delegato di Unisalute. In campo sono scese anche le Poste Italiane, con un’offerta competitiva che prevede il riacquisto del credito fiscale con un tasso di rimborso del 103%. «In questo primo periodo abbiamo registrato la richiesta di circa 1.000 pratiche», ha dichiarato Maurizio Cappiello, direttore generale di Poste Vita e amministratore delegato di Poste Assicura, «numeri esigui se paragonati alle potenzialità del gruppo ma che dimostrano l’alto interesse» visto che gli ultimi chiarimenti normativi sono arrivati sono ad ottobre. Anche il gruppo Reale Mutua, forte della presenza di Banca Reale nel gruppo, «ha predisposto la sua offerta, con un importante impegno della compagnia e un alto interesse dei clienti», ha continuato Massimo Luviè, direttore generale di Reale Mutua e amministratore delegato di Banca Reale. Il bonus potrebbe essere tra l’altro l’occasione per contribuire a colmare il gap assicurativo nel settore Danni che caratterizza l’Italia rispetto agli altri Paesi europei.

La stessa norma prevede che se il credito fiscale viene ceduto ad una compagnia di assicurazione e viene contestualmente stipulata una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi come il sisma, la detrazione dei premi pagati sale dal 19% precedente fino al 90%. «Oggi l’80% degli italiani è proprietario di abitazione ma solo il 3% di queste viene protetto da eventi calamitosi», ha concluso Guidoni, aggiungendo che «il sistema non può perdere questa occasione». (riproduzione riservata)

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