Il 68% degli assicuratori si aspetta un incremento nel numero dei sinistri medici causato dall’emergenza sanitaria legata al COVID-19.

E’ quanto emerge dalla nuova edizione del report MMB Health Trends: 2020 Insurer Survey.

Dai dati del report pubblicato da Mercer Marsh Benefits, il team del gruppo Marsh & McLennan dedicato al business dei benefit aziendali, emerge inoltre una previsione di conferma per il 2021 per quanto riguarda la tendenza globale all’incremento delle spese mediche in misura maggiore rispetto all’inflazione:

·  nel 2019 era stato indicato un incremento dei costi del 9,7% (pari a poco meno di 3 volte il tasso di inflazione);

·  per il 2020 è previsto un incremento del 9,5% (pari a circa 3,5 volte l’inflazione);

·  per il 2021 il 90% degli assicuratori intervistati prevede che questa tendenza si confermi o aumenti ulteriormente.

Commentando i risultati, Hervé Balzano, Presidente, Health at Mercer e Mercer Marsh Benefits International Leader, ha dichiarato: “COVID-19 ha avuto effetti profondi su tutti i settori della società e dell’economia, compresa la sanità. Con un previsto rimbalzo dei trattamenti elettivi differito durante il blocco, un aumento dei problemi di salute negativi legati al lavoro a distanza e allo stile di vita sedentario, compresi i problemi di salute muscoloscheletrica e mentale, e le continue preoccupazioni sulle implicazioni a lungo termine per la salute fisica e mentale di COVID-19, ci aspettiamo che i costi medici continuino ad aumentare. Per affrontare le nuove sfide poste dal lavoro a distanza e contenere i costi in espansione, le aziende devono ripensare radicalmente la gamma di benefici che offrono ai loro dipendenti e il modo in cui li erogano”.

La crisi di COVID-19 ha evidenziato la fragilità degli attuali sistemi di benefit per i dipendenti, molti dei quali sono basati sulla carta e non sono accessibili o gestibili a distanza. Con molti datori di lavoro che ora sono alla ricerca di fornitori di benefit che possano offrire ulteriori benefici come la salute mentale, le cure preventive e una gamma potenziata di servizi digitali e online, gli assicuratori stanno cercando sempre più di ampliare la loro suite di soluzioni.

L’indagine ha rilevato un aumento del numero di assicuratori che offrono consulenze sanitarie virtuali, o “telemedicina”, con il 59% che ha dichiarato di essere una parte attiva del loro attuale approccio alla gestione dei piani, rispetto al 38% del 2019. Inoltre, il 55% degli assicuratori copre ora iniziative sanitarie preventive, come le proiezioni, con un ulteriore 20% che indica che stanno sperimentando o hanno sviluppato piani per avviarle entro i prossimi 24 mesi. I piani sponsorizzati dal datore di lavoro continueranno a svolgere un ruolo importante nel fornire alle persone i servizi sanitari di cui hanno bisogno. Ad esempio, poco più della metà degli assicuratori si aspetta che i piani sponsorizzati dal datore di lavoro coprano le vaccinazioni COVID-19, soprattutto in America Latina.

L’indagine ha anche rilevato che vi sono ancora lacune nel sostegno alla salute mentale, nonostante l’aumento della domanda registrato durante la pandemia. Ad esempio, la consulenza virtuale sulla salute mentale non è ancora diffusa, con solo un terzo degli assicuratori che la offre a livello globale, mentre il 32% degli assicuratori non fornisce piani che coprano i servizi di salute mentale. Questo nonostante il fatto che in tutte le regioni gli assicuratori considerino i sistemi sanitari privati, sponsorizzati dal datore di lavoro, più efficaci di quelli pubblici nel fornire la prevenzione, la diagnostica e il trattamento dei disturbi mentali necessari.

Amy Laverock, MMB’s Advice and Solutions Leader, ha aggiunto: “Con l’aumento dei costi medici e la recessione che incombe, è importante che un maggior numero di aziende si concentri sulla garanzia che i benefici che forniscono migliorino la salute, il benessere, la produttività e l’impegno dei propri dipendenti. La salute della forza lavoro è una risorsa fondamentale per le aziende, aiutandole a guidare le performance aziendali e a gestire i rischi delle persone in modo efficace. I piani di salute dovrebbero essere visti come un investimento nelle persone, non solo come un costo necessario”.

Il rapporto si concentra sui programmi sanitari sponsorizzati dai datori di lavoro in 59 paesi, esclusi gli Stati Uniti, forniti tra l’inizio di giugno e la metà di luglio 2020. Il rapporto di quest’anno contiene la tabella quantitativa annuale delle tendenze mediche, basata in gran parte sui dati forniti da quasi 240 assicuratori, e ha aggiunto contenuti che vanno oltre gli aspetti finanziari della copertura assicurativa.

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