di Francesca Ripa
Fideuram, la divisione Private di Intesa Sanpaolo guidata da Tommaso Corcos, ha annunciato una partnership strategica con REYL & Cie, gruppo bancario con sede a Ginevra: Fideuram ha acquisito una partecipazione del 69% in REYL e conferirà la propria controllata bancaria svizzera, Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval, a REYL. L’operazione sarà completata entro la prima metà del 2021 e darà vita a un gruppo con masse amministrate superiori a 16,71 miliardi di euro e un patrimonio netto regolamentare di circa 232,06 milioni. È solo il più recente tra gli step di crescita che riguardano la società che, per esempio, sul fronte dei reclutamenti, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2020, ha inserito nelle reti Fideuram, IWBank e Sanpaolo Invest 170 nuovi private banker. Il loro numero complessivo al 31 ottobre risultava dunque pari a 5.542. «Anche in questi mesi di emergenza sanitaria le reti continuano ad essere percepite come un modello di servizio vincente, un punto di riferimento per l’intero mondo della consulenza finanziaria», sottolinea Fabio Cubelli, condirettore generale Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. Il manager dà il benvenuto anche ai professionisti entrati a far parte della rete IWBank, «una realtà dinamica e dotata di un modello di business che si integra perfettamente con la nostra divisione Private. Tutti i nuovi consulenti finanziari potranno contare sulle best practice del gruppo Intesa Sanpaolo, valorizzando la professionalità di ognuno di loro».
«Lo scorso 10 settembre si è svolto Collegati al futuro, un evento plenario in streaming per le reti di Fideuram, Sanpaolo Invest e Intesa Sanpaolo Private Banking, al quale si sono collegati online 7.500 partecipanti», prosegue Cubelli. «E altri due eventi analoghi sono stati realizzati il 20 ottobre e il 18 novembre per incontrare virtualmente i consulenti finanziari, private banker e i vertici di IWBank e di UBI Top Private. Per la prima volta il top management della Divisione Private Banking, attraverso una scenografia real 3D, ha potuto comunicare in diretta con tutti i propri collaboratori. Quella che sembrava una limitazione è diventata una straordinaria opportunità di comunicazione plenaria, che ha consentito a tutti i dipendenti – sede, rete e filiale – di assistere e partecipare attivamente attraverso sondaggi live».

Quanto ai conti, Fideuram ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato di 623 milioni, in contenuta flessione (-5%) rispetto ai primi nove mesi del 2019 principalmente a seguito di un aumento delle rettifiche di valore nette su crediti e delle imposte sul reddito. Alla fine di settembre 2020 le masse amministrate dal gruppo ammontano a 243,8 miliardi, in aumento di 1,1 miliardi rispetto al 31 dicembre 2019, raggiungendo il livello più alto mai registrato. Infine i prodotti: già da alcuni anni la banca ha identificato l’importanza per i clienti di investire nei mercati privati e, dal 2016, ha creato la gamma di prodotti Fideuram Alternative Investments, fondi di investimento alternativi che investono sui mercati privati. Un documento con i punti salienti del fondo FAI Mercati Privati Opportunità Reali, attualmente in collocamento. Fino ad ora i fondi sono stati sottoscritti da circa 8.500 clienti con un totale di masse in gestione di 1,4 miliardi di euro, di cui 1 miliardo già investito. (riproduzione riservata)

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