di Anna Messia
Generali Assicurazioni è pronta a spendere 2,5 miliardi di euro per nuove acquisizioni e si guarda intorno per sfruttare le occasioni che si sono aperte con la pandemia. In ottica di efficientamento si prepara poi a cedere portafogli Vita, come già fatto nel 2019 in Germania con Leben e, nonostante le incertezze legate alla pandemia, ieri, durante l’Investor Day, il gruppo assicurativo ha confermato la strategia e soprattutto ha ribadito gli obiettivi che erano stati indicati nel piano industriale 2019-2021, che prevedono 4,5-5 miliardi di dividendi cumulati e un aumento degli utili per azione tra il 6 e l’8%. «A due anni dal lancio del piano stiamo mantenendo le promesse fatte a tutti gli stakeholder, siamo pienamente impegnati nel raggiungimento dei target finanziari della nostra strategia e ben posizionati per cogliere future opportunità», ha detto il group ceo Philippe Donnet ricordando che 1,6 miliardi sono già stati investiti in questi due anni per acquisizioni (come in Portogallo, con Seguradoras Unidas, o in Slovenia con Adriatic Slovenica) e in cassa restano appunto altri 2,5 miliardi, che potrebbero essere utilizzati anche per operazioni più grandi. «Finora siamo stati molto proattivi nel m&a di gruppi piccoli e medie dimensioni, che è una buona strategia, ma tutte le opzioni sono sul tavolo, siamo aperti a tutte le operazioni pur rimanendo all’interno nella nostra disciplina strategica e finanziaria», ha dichiarato il group ceo che non ha voluto commentare le voci di mercato che vedono un interesse di Generali per asset messi in vendita dall’inglese Aviva in Europa (l’interesse secondo i rumors sarebbe per le compagnie Francia e Polonia).

Anche per quanto riguarda le ipotesi che la compagnia possa crescere nel capitale di Cattolica Assicurazioni, di cui detiene il 24,4% dopo la sottoscrizione di 300 milioni di aumento di capitale, il group ceo, alla domanda se Generali è intenzionata ad acquistare le azioni di recesso (eventualmente entro il 26 novembre) o sottoscrivere parte della seconda tranches dell’aumento (200 milioni a inizio 2021), ha risposto: «Non abbiamo nessun obbligo ma solo un’opzione. Prenderemo le decisioni appropriate quando ce ne sarà bisogno».

Intanto il gruppo sta accelerano sul taglio dei costi con un’ulteriore riduzione di 100 milioni previste per il 2021 dopo i 200 milioni già risparmiati dall’inizio del piano. «Dall’originale obiettivo di riduzione della spesa di 200 milioni c’è un aumento del 50% a 300 milioni», hanno spiegato dalla compagnia, mentre la riduzione del debito finanziario si attesta a 1,9 miliardi, collocandosi al livello più alto della forchetta del target del piano Generali 2021, con un anno di anticipo rispetto a quanto indicato al mercato. Il general manager, Frédéric de Courtois, ha poi parlato della possibilità di cedere nuovi portafogli vita dopo l’operazione realizzata lo scorso anno in Germania con la vendita di Generali Lebel, senza dare indicazioni su possibili asset nel mirino.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza in ballo ci sarebbe però il portafoglio Vita di Generali in Svizzera, caratterizzato da rendimenti minimi garantiti che hanno tra l’altro richiesto alla compagnia un’iniezione di capitale. «Sulle attività svizzere del gruppo Generali, per cui è previsto un aumento di capitale da 400 milioni di franchi (circa 370 milioni di euro) nel quarto trimestre, saremo estremamente pragmatici, non programmiamo in anticipo se uscire o meno nei vari Paesi, dipende dalle opportunità», ha detto de Courtois, Mentre riguardo al dividendo congelato dalle autorità di controllo per il virus (di cui 0,5 euro già pagati e 0,46 euro bloccati) Donnet ha detto che «appartiene agli azionisti» e alle voci su Banca Generali ha risposto che «siamo azionisti molto felici non ci sono trattative sul tavolo con nessuno, inclusa Mediobanca». (riproduzione riservata)
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