di Anna Messia
Né banca né assicurazione, Poste Italiane, che pure di polizze e risparmio ne ha decisamente tanto nel suo bilancio, è riuscita a pagare il dividendo grazie ai buoni risultati raggiunti nel terzo trimestre: la proposta è di un acconto della cedola 2021 (relativo all’esercizio 2020) per un ammontare di 0,162 euro per azione (+5%), che sarà staccata lunedì 23 novembre e messa in pagamento il 25. Ma c’è anche un altro dato sorprendente nei risultati dei nove mesi presentati ieri al mercato dal gruppo guidato da Matteo Del Fante. Poste Italiane, già leader in Italia nel settore delle polizze Vita, in una pole position contesa da sempre con Intesa Sanpaolo Vita (classifica che varia a seconda parametro di riferimento) in poco tempo ha scalato anche posizioni del ramo assicurativo Danni tanto che nei primi nove mesi del 2020 Poste Assicura è diventata la seconda compagnia in Italia nel mercato bancassicurativo non-auto. Anche in questo caso, il primato è di Intesa Sanpaolo che è saldamente sul podio. «Continua l’espansione dell’offerta nel ramo Vita, con il lancio di nuove polizze volte a soddisfare al meglio i mutati bisogni della clientela, caratterizzate anche da una struttura capital light (che assorbe poco capitale ai fini della solvibilità, ndr)», hanno fatto sapere dalla società aggiungendo che nel ramo Danni, «l’offerta modulare è ora a pieno regime e la compagnia si è piazzata «al secondo posto nel mercato banca-assicurazione non-auto». Mentre i premi lordi sono risultati in aumento di 900 milioni su base annua e con raccolta netta pari a 1,9 miliardi, e il focus commerciale che coinvolge tutta la rete. I servizi assicurativi sono quindi sempre più un pilastro portante dei ricavi del gruppo postale, come dimostrano anche gli ultimi risultati: nel terzo trimestre i ricavi del comparto sono stati pari a 454 milioni, +7,1% e 1,2 miliardi nei primi nove mesi (- 1,2% rispetto allo stesso periodo 2019) e con una raccolta netta e lorda in crescita. Nel complesso il gruppo ha chiuso i nove mesi con un risultato operativo di 1.244 milioni (-19,2% rispetto ai primi nove mesi del 2019) e un utile netto di 898 milioni (-17,1%) ma entrambi in forte recupero nell’ultimo trimestre, rispettivamente +4,2% (479 milioni) e 10,3% (353 milioni). «Questo trimestre ha mostrato chiari segnali di ripresa; confermando la solidità del nostro business model in tutti i settori», ha commentato Del Fante, aggiungendo che «la nostra strategia si è rivelata corretta e ci ha aiutato a superare con successo questo momento di grandi sfide. Siamo più che mai preparati alla seconda ondata, confermando il nostro ruolo di operatore di sistema italiano». E tra le azioni da intraprendere nei prossimi mesi ci sono l’accelerazione «dell’interazione con i clienti da remoto», la maggiore «attenzione sui pagamenti digitali e contactless» e una forte «disciplina dei costi». (riproduzione riservata)

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